Incontriamo il noto psichiatra e psicoanalista svizzero nel suo splendido giardino, un trionfo di piante tra cui spiccano un florilegio di ortensie blu cobalto e un rigoglioso agrumeto, in collina, con una vista che toglie il fiato. Qui Graziano Martignoni - un giardiniere d’anime, come si definisce - ama trascorrere del tempo a leggere nel gazebo o a guardare il tramonto con la moglie Franca, artefice del piccolo Eden e della bellezza dei suoi fiori, un luogo per loro magico dove trovano spazio naturalmente anche i momenti di convivialità e delle cene con gli amici, sulla veranda che guarda il San Salvatore. Con Franca e Graziano c’è anche la dolcissima Peonia detta Peo, una magnifica e imponente cagnolona che accoglie gli ospiti con gioia portando con orgoglio un orsacchiotto scelto fra i suoi numerosi peluches. Una casa piena di vita, di libri e di testimonianze, di viaggi, di momenti, di percorsi, di vissuto.

Una serie importante di incarichi, in ambito accademico, formativo, editoriale, e nelle diverse Fondazioni – come la Sasso Corbaro per la promozione delle Medical Humanities e Parco San Rocco - e una vita spesa nel prendersi cura, quella di Graziano Martignoni, interessato fin da ragazzo agli intrecci tra individuo e società, al tema dell’alienazione sociale, dell’interiorità e dei territori misteriosi del disagio che attraversano la sofferenza talvolta sfociando nella follia.

Un incontro questo nel giardino che scorre fluido e volutamente libero come un fiume in piena, condividendo riflessioni sull’esistenza attorno a quel prezioso giardino dell’anima e della cura che sta a cuore al nostro ospite. E così si apre un viaggio profondo e molto personale, partendo dalla potenza dell’incontro, fra i ricordi dell’infanzia a Tenero nel negozio di famiglia dove le donne si fermavano a parlare e raccontare storie, per poi toccare alcuni temi del vivere. Le relazioni, di coppia e di amicizia, con le persone ma anche con la natura, gli animali, gli oggetti, il futuro, la gioia e il dolore, la nascita e la fine. Coltivando sempre la meraviglia nell’amore per le piccole cose, che se sappiamo ascoltare, ci parlano.

“Giocare con le nuvole del cielo o con le onde del mare è come avvicinarsi a quelle presenze misteriose, in cui dimora la vita e in cui è forse ancora possibile trovare tracce di infinito”. Graziano Martignoni