"Verein unabhaengiges Ausersihl" - Anarchici
Moby Dick

La libertà non è mai troppa

L’eredità dell’anarchia con Massimo Bucciantini, Pino Cacucci, Paolo Cognetti e Federico Mazzini

  • Keystone
  • 18.11.2023
  • 1 h e 39 min
Disponibile su
Scarica
Di: Claudio Visentin

La storia del Canton Ticino (e della Svizzera tutta) s’intreccia strettamente con le vicende dell’anarchia. Molti anarchici ‒ il più conosciuto è il russo Bakunin ‒ vi risiedevano stabilmente e tutta l’esperienza del Monte Verità, nei primi due decenni del Novecento, è influenzata dal pensiero anarchico. E poi c’è la canzone più famosa naturalmente: “Addio Lugano bella” (1895).

Dopo la Seconda guerra mondiale l’anarchia come movimento politico organizzato ha attraversato una crisi profonda. E tuttavia l’aspirazione a una vita più libera e giusta ha messo radici in diversi intellettuali e artisti del nostro tempo. Per gli anarchici la libertà era l’aspirazione principale, ma a noi interessa ancora? E che uso ne facciamo?

Nostri ospiti per discutere questi temi sono due scrittori molto conosciuti, che in varie occasioni si sono dichiarati anarchici: Pino Cacucci e Paolo Cognetti (con un intervento di Massimo Bucciantini). Nell’ultima mezzora, con lo storico Federico Mazzini, parleremo invece degli hacker e di come negli spazi immateriali della rete siano cresciute culture modernissime d’ispirazione anarchica. 

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare