Lyles e Richardson si confermano a Zurigo

Solo quattro giorni dopo i Mondiali di Budapest è andata in scena l'attesissima Weltklasse di Zurigo, che ha visto tanti campioni confermare quanto fatto vedere in Ungheria. In un Letzigrund gremito in ogni ordine di posto (con anche Roger Federer in tribuna), la tappa di Diamond League elvetica non ha deluso le aspettative e a far parlare di sé è stato in primis Noah Lyles, che nel finale di serata ha trionfato ancora una volta nei 200m in 19"80 dopo una lotta serrata con Erriyon Knighton (19"87).

In un'altra delle gare più attese, i 100m femminili, la fresca campionessa del mondo Sha'Carri Richardson si è subito confermata vincendo in 10"88 davanti alle giamaicane Natasha Morrison e Elaine Thompson-Herah e a un'eccellente Mujinga Kambundji, 4a (11"08). La rossocrociata, evidentemente in buona condizione, si è voluta poi cimentare in un fuoriprogramma partecipando pure ai 200m ottenendo un altro 4o posto e dove a vincere è stata agevolmente Sherika Jackson, pure lei recente oro iridato. Ha fatto il suo anche un'altra giamaicana, Danielle Williams, che ha dominato i 100m hs in una gara in cui Ditaji Kambundji ha invece terminato 6a. Sorpresa invece nei 400m hs dove il norvegese Karsten Warhom è stato beffato da Kyron McMaster delle Isole Vergini britanniche per 3 centesimi.

Nel salto in alto è tornato a fare la voce grossa Mutaz Barshim, che con 2,35m ha sbaragliato la concorrenza, incluso Gianmarco Tamberi che, sottotono, si è fermato a 2,28m sinonimo di 4a piazza, come pure Loïc Gasch (7o a 2,24m nell'ultima gara in carriera). Il solito Armand Duplantis si è invece imposto nell'asta. Degno di menzione Jason Joseph, il quale, in una gara non valida per la DL, ha stravinto i 110m hs stabilendo il nuovo record svizzero che già deteneva con 13"08. Ricky Petrucciani, riapparso dopo la sfortuna di Budapest, ha chiuso i 400m in sesta posizione in una prova vinta dal norvegese Harvard Ingvaldsen.