“Il destino è comunque ancora nelle nostre mani”

È un Murat Yakin amareggiato quello che si è presentato ai microfoni della RSI dopo il pareggio con Israele. Non solo per la mancata (per ora) qualificazione a Euro 2024, ma anche per l’aver visto la sua squadra ancora una volta giocare molto bene nel primo tempo e poi cambiare volto, in peggio, nel secondo. “Il risultato è comunque positivo, perché abbiamo ancora il nostro destino nelle nostre mani - ha sottolineato il CT rossocrociato - ma è chiaro che dovremo analizzare bene quanto è successo. Ci siamo creati diverse occasioni da rete e giocato un bel calcio, ma purtroppo non siamo riusciti a segnare il secondo e magari anche il terzo gol. Nella ripresa li volevamo pressare, ma gli israeliani sono stati molto intelligenti, mentre noi abbiamo perso l’organizzazione difensiva”.

“Se sono preoccupato per questa situazione? Mi è stato chiesto già dopo le ultime partite e direi di no - ha proseguito Yakin - perché come detto abbiamo tutto nelle nostre mani. Abbiamo visto che la nostra squadra sa giocare a calcio, e nel secondo tempo invece abbiamo visto che se gli si lascia troppo spazio gli avversari possono farti male. Dobbiamo però imparare a chiudere le partite, questa rimane una nostra mancanza”.

Contro il Kosovo, contro la Bielorussia, e anche contro Israele la Svizzera è sempre stata raggiunta negli ultimissimi minuti. Yann Sommer come se lo spiega? “È davvero difficile da dire - ha risposto il portiere dell’Inter - oggi dopo la pausa non siamo più riusciti a trovare l’ordine e la calma che avevamo nel primo tempo. Quando succede questo basta una piccola mancanza di concentrazione e la palla finisce in rete. Ci restano comunque ancora due partite, saranno due finali e faremo di tutto per ottenere la qualificazione”.