"Sabbatini deve pensare a fare il giocatore"

Da Ginevra a Cornaredo e via verso Lucerna, dove domenica il Lugano tornerà ad affacciarsi sulla Super League per il quinto impegno stagionale. Certo, il focus va sin d'ora messo sulla trasferta della swissporarena, eppure era inevitabile aprire la conferenza stampa di presentazione con i commenti post sorteggio, in attesa del calendario completo (che verrà reso noto domani alle 12h00). "Come mi diceva qualcuno, questo sembra più un girone di Europa che non di Conference League" - il primo giudizio di mister Croci-Torti - "ma in realtà, se lo guardiamo bene, squadre come Bruges e Besiktas hanno fatto tanta Champions negli ultimi anni. È un gruppo davvero tosto: noi sappiamo di essere la piccola, pertanto proveremo a fare i guastafeste".

Archiviato, dunque, il capitolo Union Saint-Gilloise, con i relativi insegnamenti per il futuro. Ma non del tutto, forse. Le parole pronunciate da capitan Sabbatini dopo il match di ieri hanno infatti colpito negativamente il tecnico momò, il quale - senza voler aprire un inutile caso - si è comunque chinato sulla questione. "Non lo nascondo, quanto detto da Jonathan non mi è piaciuto neanche un po', non si incolpa qualcuno pubblicamente. Ne parleremo in settimana a quattr'occhi: lui però deve pensare a fare il giocatore, come fatto - e bene - finora".

Spazio, infine, all'ultima sfida prima della pausa consacrata alle Nazionali, e per una parziale buona notizia. Il forfait di Steffen non è difatti ancora certo, contrariamente a quelli di Saipi, Osigwe, Mahou (infortunati) e Durrer (malato). Una sfida che il 41enne inquadra così: "Ci aspetta una grande partita, contro un avversario molto fisico e determinato che, tra l'altro, ho apprezzato particolarmente in questo scorcio iniziale. Da parte nostra, dovremo essere pronti anche sul piano atletico, poiché la stanchezza si farà sicuramente sentire".