Ciclismo

Il mondo appartiene all’extraterrestre Pogacar

A Zurigo lo sloveno firma un’impresa storica, Hirschi chiude sesto

  • Ieri, 17:14
  • Ieri, 20:14
tadej pogacar

Ha fatto la differenza con tre scatti sulla Zürichbergstrasse

  • Keystone

Tadej Pogacar

6:27:30

Ben O'Connor

+ 00.34

Mathieu van der Poel

+ 00.58

Di: Luca Steens 

Tadej Pogacar ha realizzato un’impresa clamorosa andando a vestire per la prima volta in carriera la maglia iridata. Nella gara conclusiva dei Mondiali di ciclismo e paraciclismo lo sloveno si è imposto in solitaria sul traguardo della Sechseläutenplatz dopo 273,9km, tra due ali di folla in delirio, precedendo di 34” l’australiano Ben O’Connor e di 58” l’olandese Mathieu van der Poel, che ha vinto lo sprint a sei per il bronzo. Un gruppo dove era inserito anche Marc Hirschi, miglior svizzero con il 6o posto.

Il 26enne della UAE, che finora aveva vinto due bronzi a Olimpiadi (2020) e Mondiali (2023), rende così eccezionale la sua annata, che lo ha visto imporsi per la terza volta al Tour de France dopo aver conquistato il suo primo Giro d’Italia (solo Eddy Merckx e Stephen Roche erano riusciti finora a ottenere questa tripletta), oltre a Liegi-Bastogne-Liegi, Giro di Catalogna, Strade Bianche e da ultimo il GP di Montréal.

L’extraterrestre, giustamente vestito con una maglia verde, ha fatto esplodere la corsa a 100km dal traguardo, quando ha sorpreso tutti gli altri favoriti andando a caccia dei 16 corridori ritrovatisi assieme in avanscoperta con due ondate successive. Del gruppo, oltre all’elvetico Silvan Dillier, faceva parte l’altro sloveno Jan Tratnik, che si è fermato per aiutare il compagno a rientrare sulla testa della corsa. Al giro seguente, sulla salita della Zürichbergstrasse resa incandescente dai tifosi, ha salutato la maggior parte degli altri uomini in fuga. A resistergli solo il francese Pavel Sivakov, suo compagno alla UAE, che però all’inizio del penultimo giro ha dovuto alzare bandiera bianca. Dietro i vari tentativi di Van der Poel, campione uscente, Remco Evenepoel, che aveva in mira la doppietta crono-gara in linea come alle Olimpiadi, e pure Hirschi sono stati vani in ottica titolo.

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