Gare mozzafiato, colpi di scena dentro e fuori i circuiti e titoli in bilico fino all’ultima gara. I due fiori all’occhiello del motorsport, Formula 1 e MotoGP, hanno fatto vivere una miriade di emozioni agli appassionati nel 2024. Dopo due stagioni prive di grandi battaglie, un indomabile Max Verstappen ha avuto qualche ostacolo in più sul percorso che l’ha portato a laurearsi campione per la quarta volta, mentre la Red Bull, a causa del pessimo rendimento di Sergio Perez e del miglioramento di McLaren, Ferrari e Mercedes, ha dovuto cedere lo scettro al team di Woking nella classifica costruttori. Sulle due ruote Jorge Martin ha sconfitto il campione uscente Pecco Bagnaia, il quale nel 2025 avrà Marc Marquez come compagno di box...
Il mercato che scalda i cuori
Il primo febbraio le monoposto erano ancora sotto i teloni in fabbrica e nessuno era all’erta in attesa di notizie del genere. La Ferrari ha scioccato il mondo con quello che per molti è il colpo del secolo: dal 2025 il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton sarà vestito di rosso. Da lì un effetto a catena che ha portato Carlos Sainz in Williams e Kimi Antonelli in Mercedes. Il 2024 verrà però pure ricordato per essere l’ultimo di Valtteri Bottas (forse, farà comunque il terzo pilota in Mercedes), Daniel Ricciardo, Kevin Magnussen, Guanyu Zhou e Sergio Perez, il cui ambito posto di fianco a Max è stato preso da Liam Lawson.
Verstappen è più forte anche dei problemi in casa Red Bull
I grandi errori non sembrano trovare rifugio in casa Verstappen. L’olandese è protagonista di un’annata praticamente perfetta: domina la prima parte di stagione, si difende nel migliore dei modi quando la RB20 non è più all’altezza, da campione spietato flirta con i limiti del regolamento per trarre vantaggio e nel finale piazza dei colpi senza senso come quello di Interlagos. Tutto questo in un clima poco disteso come quello della Red Bull caratterizzato a inizio anno dalle accuse di una dipendente per comportamento inappropriato sul conto di Christian Horner, dal conflitto tra lo stesso team principal e Jos Verstappen, dalla partenza di Adrian Newey e dalla lotta di potere ai vertici dell’azienda austrothailandese. Forse non era proprio scontato che SuperMax centrasse il quarto titolo.
McLaren, Ferrari e Mercedes chiudono finalmente il gap
Due anni che sono sembrati un’eternità. Tanto ci hanno messo McLaren, Ferrari e Mercedes per ricucire lo strappo con Red Bull, per mettere finalmente in pista una monoposto con le carte in regola per puntare al successo. E la F1 ne ha decisamente beneficiato, visto che sono stati sette i vincitori diversi durante tutto l’arco della stagione, come non accadeva dal 2012. La lotta per il titolo piloti è forse stata alimentata più dai media che dalla matematica e dai contendenti, mentre quella tra i costruttori si è risolta all’ultimo appuntamento in favore del team di Woking.
Il sapore delle vittorie casalinghe è sempre più dolce
La gara più bella della stagione? Sicuramente quella già citata di San Paolo, in Brasile, ma sono tre quelle che più hanno emozionato il grande pubblico. Charles Leclerc è finalmente riuscito a sfatare la maledizione di Monaco, dove finalmente si è imposto sulle strade che percorreva da bambino. In maniera un po’ inaspettata il pilota della Ferrari è poi pure tornato al successo a Monza davanti a una festante marea rossa. In Gran Bretagna a far esplodere il pubblico di casa è invece stato Lewis Hamilton, tornato sul gradino più alto del podio dopo due anni e mezzo.
A Hinwil si cerca competitività
Quella del 2024 è stata una delle peggiori stagioni della storia della Sauber. La scuderia svizzera si era posta l’obiettivo di migliorare il nono posto nella classifica costruttori dello scorso anno e invece si è dovuta accontentare dell’ultimo rango. Nelle prime battute la difficoltà principale era durante le soste ai box, spesso lente per un problema con dado e mozzo delle ruote, mentre a stagione inoltrata le migliorie alla vettura non hanno sortito gli effetti sperati, rendendola la peggiore del lotto. In estate Mattia Binotto è allora stato chiamato per condurre la barca: riuscirà a traghettarla nel migliore dei modi nel 2026 targato Audi?
La Ducati è protagonista, antagonista e comparsa del film 2024
In MotoGP le Ducati hanno lasciato le briciole alle rivali nel 2024. Basti pensare che solamente una vittoria domenicale, quella di Maverick Viñales con la sua Aprilia in Texas, è arrivata da una moto differente rispetto alle otto messe in pista dal costruttore di Borgo Panigale. La Ducati non si è però accontentata di prendersi la scena sull’asfalto: a giugno ha piazzato la mossa di mercato dell’anno, con il team ufficiale che si è accordato con Marc Marquez per due stagioni. Così facendo Jorge Martin, che sarebbe diventato campione del mondo da lì a cinque mesi, ha scelto l’Aprilia per il suo futuro...
Alla fine è Martin ad abbracciare l’enorme trofeo
La lotta per il titolo della MotoGP è stata una delle più agguerrite degli ultimi anni. Jorge Martin, per la prima volta campione della classe regina, è stato premiato dalla costanza, Francesco Bagnaia punito dalle troppe cadute. Quella tra i due è stata una rivalità sì avvincente, ma anche cordiale, caratterizzata da tanto rispetto e solo qualche frecciatina. Malgrado la spettacolare stagione, le due ruote non hanno avuto lo stessa attenzione mediatica e del grande pubblico della F1. È dunque in questo contesto che si è inserita Liberty Media, l’azienda già proprietaria della parte commerciale della F1 ha infatti acquistato i diritti del Motomondiale, con l’intenzione di aumentarne la visibilità.
L’apprendistato rossocrociato
È stato un anno complicato a livello di risultati quello di Noah Dettwiler in Moto3. Il giovane rossocrociato, alla prima avventura nel Motomondiale, ha spesso bazzicato nei bassifondi, macinando tuttavia chilometri e acquisendo esperienza. Qualche soddisfazione, come i primi punti della carriera in Texas, se l’è tolta e questo 2024 può solo essere il trampolino di lancio verso un 2025 più solido, forse con qualche piazzamento in più tra i migliori 15.
Il 2024 in immagini (La Domenica Sportiva 22.12.2024)
RSI Sport 22.12.2024, 22:49