Una serie di infortuni, di cui l’ultimo alla coscia, non ha permesso ad Ajla del Ponte di centrare il tempo limite per qualificarsi ai Giochi Olimpici, e quindi la ticinese ha dovuto accontentarsi di essere a Parigi solo come spettatrice. Dispiaciuta per non essere in pista, la 28enne ha spiegato perché la rassegna a cinque cerchi sia un appuntamento speciale per ogni sportivo: “Il clima olimpico è qualcosa di unico, i Giochi sono un’esperienza diversa perché c’è molto più pubblico e più attesa. Le Olimpiadi hanno quella magia in più che alza la pressione e ognuno la vive diversamente”.
Ho incontrato diverse amiche qui, anche questo mi dà energia
A proposito del suo recupero e il rientro alle competizioni, la sprinter valmaggese, che sta organizzando una corsa per raccogliere fondi a favore della sua regione il prossimo 8 settembre, è ancora prudente. “La mia priorità è sicuramente la salute fisica, sono ancora nella finestra di 18 settimane che servono al muscolo per guarire completamente da uno strappo di terzo grado. Mi sto allenando e spero di poter correre qualche gara entro fine stagione”.
Parigi 2024, l'intervista ad Ajla Del Ponte (05.08.2024)
RSI Sport 05.08.2024, 18:59