Ricky Petrucciani aveva in mente ben altro per la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi, ma dopo una stagione problematica, la selezione dell’ultimo minuto e il probabile ruolo di riserva, il ticinese prova a godersi al meglio questa esperienza a cinque cerchi, la seconda dopo quella di Tokyo: “Ho un bel sorriso perché le Olimpiadi sono le Olimpiadi, è un obiettivo che mi ero messo dopo la scorsa edizione giapponese, appena tornato a casa. Sono felice di essere qua ma non di come ci sono arrivato. Forse non è l’Olimpiade che mi aspettavo di avere però non nascondo il fatto che è sempre un onore essere qua a un’Olimpiade, nel villaggio e poi speriamo anche in pista”.
Come detto nel post non era giusto mettermi in discussione. Diciamo che non le ho mandate a dire alla Federazione
Così il 24enne ha inquadrato i problemi fisici avuti: “Non c’è stata una gestione ottimale a 360°, l’infortunio è stato causato da degli errori che potevamo gestire molto meglio. Dopo se si faceva qualcosa in più non è detto che l’infortunio non arrivasse, però la percentuale di rischio sarebbe stata minore. Da quell’infortunio ho fatto un solo allenamento sulle gambe e riuscire a correre comunque 46”1, a solo mezzo secondo dallo stagionale, non è male. Anche se il mio PB non è minimamente vicino al potenziale che avrei dovuto esprimere in questi anni”.
Quando possibile voglio godermi l’esperienza e non pensare troppo alla pista per non entrare in questo buco nero da dove sono appena uscito. Non voglio rientrarci
Parigi 2024, l’intervista a Ricky Petrucciani (31.07.2024)
RSI Sport 31.07.2024, 16:15