Il piazzamento e il distacco dalla vincitrice passano in secondo piano quando l’atleta si mette a disposizione della squadra. È stato il caso di Linda Zanetti, che nella sua prima prova in linea alle Olimpiadi ha svolto il lavoro da gregaria per le compagne svizzere. “Ho cercato di fare del mio meglio per supportare Chabbey e Rüegg nella prima parte di gara - ha confessato la ticinese - Il mio obiettivo personale era un altro, sono venuta qui per fare esperienza e non per il risultato”.
Soffrivo ma il pubblico e l’atmosfera ha alleviato un po’ il mal di gambe
La velocista di Camignolo fa chiaramente più fatica quando la strada impenna, e sui nove Côte parigini, nonostante gli sforzi, ha dovuto abbandonare il treno delle migliori: “Speravo di rimanere attaccata perché mancavano 200m di salita. Ci ho provato, non ne avevo. Il rammarico c’è ma con il passare del tempo riuscirò a prendere il lato positivo dell’esperienza e immagazzinarlo per la prossima gara”, ha concluso fiduciosa la 22enne.
Parigi 2024, l'intervista a Linda Zanetti (04.08.2024)
RSI Sport 04.08.2024, 19:26