I nostri triatleti flirtano col bronzo, ma alla fine sono settimi

Si è sperato a lungo, e francamente anche oltre le aspettative, ma stavolta i nostri triatleti non sono riusciti ad incrementare il bottino di medaglie rossocrociate. Ai quattro elvetici impegnati l’uno dopo l’altro nei 300m a nuoto, i 7km in bicicletta e gli 1,8km a corsa che hanno animato la staffetta mista vanno comunque fatti gli applausi: per quasi tre quarti di gara, e cioè fino a quando Sylvain Fridelance è sceso dai pedali, il profumo di bronzo era infatti nell’aria. Poi però il sostituto dell’ultimo momento - convocato in seguito ai malanni di due compagni - ha logicamente perso terreno, lanciando Cathia Schär in sesta posizione. E neanche l’ultima frazionista ha saputo confermarsi sui livelli dei primi due, Max Studer e Julie Derron (argento nell’individuale), tagliando il traguardo al settimo rango, il medesimo di Tokyo 2020. I dubbi legati all’oro si sono invece risolti soltanto negli ultimissimi metri, con la volatona a tre fra Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna: proprio questo l’ordine finale.