Nemmeno Angelica Moser spezza la maledizione olimpica dell’atletica

Angelica Moser non è riuscita a spezzare la maledizione dell’atletica svizzera ai Giochi Olimpici, che dura ormai da ben 36 anni e da quel bronzo di Werner Günthör nel peso a Seul. Allo Stade de France la 26enne zurighese sembrava ben avviata nell’assurda finale del salto con l’asta femminile (con 20 atlete in gara al posto delle canoniche 12 e dunque anticipata di un’ora e un quarto): impeccabile fino ai 4,80m, la rossocrociata ha commesso due errori a 4,85m e si è in seguito giocata il tutto per tutto a 4,90m, che se superato avrebbe pure migliorato il suo record svizzero di 2 centimetri. Il tentativo non è però andato a buon fine e Moser è rimasta in 4a posizione, proprio come Simon Ehammer ieri sera nel lungo.

La battaglia per l’oro ha visto prevalere Nina Kennedy. L’australiana è stata l’unica a superare (e per giunta al primo tentativo) l’asticella posta a 4,90m, costringendo le avversarie a rischiare e sbagliare. Argento all’americana Katie Moon e bronzo alla sorprendente Alysha Newman, autrice del nuovo record nazionale a 4,85m.

Jason Joseph ha mancato l’accesso alla finale dei 110m ostacoli. Detentore dell’ottavo tempo stagionale, il rossocrociato non è andato oltre al 6o posto nella sua semifinale con un modesto 13”43, a 18 centesimi dal suo primato stagionale e a 35 dal suo record svizzero.