È banale dire che Nina Christen è riuscita a fare centro, ma lo ha fatto, per davvero, lei che grazie alla precisione della sua mira a Tokyo ha conquistato due medaglie, di cui una del metallo più prezioso. Nelle ultime ore ha colpito il bersaglio più importante, riuscendo a mettere sotto i riflettori il mondo del tiro rossocrociato, spesso dimenticato una volta calato il sipario dei Giochi Olimpici. Porterà la bandiera svizzera insieme a Nino Schurter e con l’umiltà che la contraddistingue ci ha tenuto a parlare “dei 130’000 tiratrici e tiratori che ci sono nel nostro Paese”. Si è detta onorata, ovviamente, e che sarà probabilmente il momento più emozionante. Lo vivrà in una cornice magica, nel cuore di Parigi, mentre in queste ore sta assaporando il poligono di Châteauroux. Il morale è alto, tanti sorrisi e abbracci all’interno del centro con chi ha condiviso momenti di vita sportiva con lei.
A oggi le condizioni sono ottime, forse il termometro segna qualche grado in più del dovuto, ma - aspetto da non sottovalutare - c’è poco vento. “Mi sento davvero bene, ci stiamo preparando al meglio e non vedo l’ora di cominciare”. Per lei sarà una montagna russa di emozioni e dovrà essere brava a gestirla. Il sorriso più grande lo riserva quando parliamo del già citato exploit olimpico. “È ancora vivo”, furono giorni memorabili, per lei e per lo sport svizzero. Anche a questo giro ci si aspetta tanto da Nina Christen, lei lo sa ma non ci pensa, vuole scrivere altre pagine, puntare il mirino verso nuove vette. La delegazione elvetica ha quale sede un castello immerso nel verde, una roccaforte e simbolicamente c’è qualcosa da difendere in termini di medaglie. Con Nina però si può stare più tranquilli.
Parigi 2024, il servizio sui portabandiera svizzeri (Telegiornale 25.07.2024, 20h00)
RSI Sport 25.07.2024, 23:30
Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 25.07.2024, 12:45
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