Sono passati ormai 12 anni dall’ultima volta in cui Stan Wawrinka è sceso in campo in un torneo olimpico. Da Londra 2012 a Parigi 2024, dall’erba di Wimbledon all’amata terra rossa del Roland Garros, teatro nel 2015 del suo trionfo più iconico. Dodici lunghi anni di attesa per il numero 109 al mondo, colmati sì da tre Slam e una Coppa Davis, ma con il tassametro ormai arrivato a quota 39. Ecco perché il vodese è grato della sua - più che meritata - presenza nella Ville Lumière: “Ho avuto la fortuna di poterci essere a Pechino e a Londra, ora dopo due edizioni saltate sono orgoglioso di poter tornare a rappresentare la Svizzera”.
Negli ultimi anni, specialmente al Roland Garros, l’affetto verso di me è cresciuto a dismisura
Pechino e Londra. Nel 2008, da buon giocatore senza grandi acuti a campione olimpico di doppio con sua maestà Roger Federer. Nel 2012 addirittura portabandiera della delegazione rossocrociata. “L’oro conquistato in Cina è un momento importante, in una carriera così lunga ci sono tanti momenti chiave ma quella resta una delle emozioni più forti e uno dei ricordi più belli per me. Già solo partecipare ai Giochi era qualcosa di eccezionale, portare a casa la medaglia è stato un sogno”. Sogni che ancora oggi spingono avanti Stanimal, anche quando i risultati non arrivano: “Non ho vinto tante partite quest’anno, ma mi sono allenanto bene e mi sento ancora in forma sia fisicamente che mentalmente. Quando si sogna però tutto è possibile, non so ancora chi dovrò affrontare ma proverò a godermi il momento e ad andare più avanti possibile”.
In Svizzera ci sono giovani di talento che possono ancora crescere
Il numero 109 del mondo sarà dunque ancora lì, seppur con 39 primavere sulle spalle, unico baluardo elvetico in terra francese. Una terra (rossa) che l’ha adottato e coccolato, specialmente negli ultimi anni. “A Parigi e in Francia in generale ho tanti tifosi e diversi amici - ha continuato Stan - le Olimpiadi hanno un pubblico diverso ma ho accumulato tanti sostenitori in tutto il mondo. Sono le emozioni che mi suscita il pubblico la ragione per cui continuo a giocare”. E noi speriamo che questa passione non gli basti mai, in modo da non dover - ancora - salutare uno dei più grandi tennisti della sua generazione.
Parigi 2024, l’intervista a Stan Wawrinka (25.07.2024)
RSI Sport 25.07.2024, 08:00
Il servizio con Stan Wawrinka (Rete Uno Sport 25.07.2024, 07h15)
RSI Sport 25.07.2024, 09:56
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