La conferma - Nico Williams: compirà 22 anni due giorni prima della finale e chissà se sarà ancora qui in Germania a prepararla. In ogni caso il segno lo ha già lasciato, giocando una partita fenomenale contro l’Italia. Basco figlio di genitori ghanesi, con un fratello pure calciatore che gli fa da punto di riferimento, Nico è una sorta di “sopravvissuto” di un calcio che non c’è più. Quel calcio forgiato in strada fatto di intuito, dribbling, strappi e giocate di puro istinto. Chiedere a Di Lorenzo per conferma.
La sorpresa - Mykola Shaparenko: per l’Ucraina questo non può assolutamente essere un Europeo normale, perché in guerra di normale non c’è proprio nulla. Ed è probabile che sul piano emotivo la squadra di Rebrov abbia avuto bisogno di un rodaggio piuttosto lungo per riuscire ad essere sé stessa. Poi ci ha pensato Shaparenko a prenderla per mano, firmando un gol e l’assist decisivo per il 2-1 in rimonta alla Slovacchia che tiene viva la corsa agli ottavi.
La delusione - Gareth Southgate: dispone dell’attacco probabilmente più forte (e in ogni caso più caro) di tutto il torneo, eppure non è ancora riuscito a mettere le sue stelle in condizione di esaltarsi. L’Inghilterra è imbattuta e prima di gruppo, okay, ma gioca male o peggio, gioco non sembra proprio averne.
Euro 2024, highlights di Spagna-Italia (20.06.2024)
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