Non è un Campionato Europeo per vecchi e sorprese

In semifinale a Euro 2024 alla fine sono arrivate solo Nazionali di blasone, mentre le due outsider giunte ai quarti di finale, Svizzera e Turchia, hanno solo sfiorato l’impresa di entrare nelle migliori quattro del Vecchio Continente. Da notare poi c’è che due delle squadre ancora in corsa sono emerse dal girone più equilibrato, il Gruppo D, dove tutte le formazioni erano nella top 30 della classifica FIFA: Francia e Paesi Bassi. Dal girone di ferro è invece arrivata solo la Spagna, dall’alto di un gioco che attraverso le cinque partite disputate finora si sono mantenute alte e costanti, che fanno delle Furie Rosse le favorite al titolo. A completare il poker di elette l’Inghilterra, che contro i rossocrociati ha di sicuro scalato un paio di gradini per fornire finalmente una prestazione, se non spumeggiante, almeno di qualità, soprattutto dal lato tattico.

Passando ai singoli, con l’uscita in particolare di Pepe e Cristiano Ronaldo, balza all’occhio che la maggior parte dei giocatori di movimento titolari e con più di 33 anni sono già tornati a casa. Sono rimasti in corsa solo in quattro: Kanté e Griezmann con la Francia e Walker e Trippier con l’Inghilterra. Con i due portoghesi ai quarti sono stati eliminati i tedeschi Kroos e Gündogan, mentre agli ottavi hanno salutato i belgi Vertonghen e De Bruyne, gli slovacchi Pekarik e Kucka, il georgiano Kashia e l’austriaco Arnautovic, mentre già nei gironi avevano salutato i croati Modric e Kramaric così come il polacco Lewandowski. Come a dire che l’esperienza ai gironi serve, ma per arrivare in fondo ci vuole anche un po’ di freschezza.

Intanto per quanto riguarda la corsa al titolo di capocannoniere, di coloro in testa (ma attenti agli inseguitori) con tre reti ha ancora la possibilità di migliorare il suo bottino solo l’olandese Gakpo, che contro la Turchia ha costretto Müldür all’autorete ma non è riuscito a metterci lo zampino per firmare il quarto centro. Un autogol che piazza i turchi in testa alla speciale graduatoria con due palloni infilati nella propria porta su un totale di 10 autoreti, doppia cifra che era stata raggiunta anche tre anni fa.