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Il pubblico - Federico García Lorca

Un’opera estremamente enigmatica e rivoluzionaria che rimane ancora oggi attualissima

  • 27.05.2023
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«Romeo può essere un uccello e Giulietta può essere una pietra. Romeo può essere un granello di sale e Giulietta può essere una cartina geografica. Che cosa gliene importa di questo al pubblico?»

Mi chiamo Céline Bignotti, sono una studentessa del Master in italianistica e études théâtrales (studi teatrali) all’Università di Losanna e quest’oggi sarò la vostra guida alla scoperta di una delle pièces più rivoluzionarie del Novecento: Il Pubblico di Federico García Lorca, di cui vi consiglio l’edizione italiana di Einaudi (2006) a cura dell’ispanista Glauco Felici.

Poeta, drammaturgo, musicista, disegnatore, Federico García Lorca è stato un artista a tuttotondo, detentore senza alcun dubbio di quel duende che dall’alba dei tempi alberga nei corpi dei più grandi artisti.

Il Pubblico è un'opera teatrale di stampo surrealista scritta fra il 1929 e il 1930. La pièce, giuntaci incompleta, forma insieme alla Commedia senza titolo e Aspettiamo cinque anni la cosiddetta «trilogia del teatro impossibile», chiamata così per via della trattazione di temi particolarmente scandalosi per l’epoca. Ne Il Pubblico Lorca affronta, infatti, in maniera esplicita il tema dell’omosessualità e il pregiudizio farà sì che la pièce venga messa in scena solo 56 anni dopo la sua stesura.

La pièce si svolge per lo più in una dimensione onirica e straniante, in questo teatro sotto la sabbia, nel quale è finalmente possibile mettere in scena il desiderio omoerotico: ma come reagirà il pubblico quando scoprirà che in realtà Giulietta è interpretata da un ragazzo di 15 anni?

Il pubblico inizia con il Regista (Enrique) che vuole mettere in scena il classico shakespeariano di Romeo e Giulietta. Quest’ultimo viene interrogato da tre uomini barbuti sulla sincerità della tragedia del Bardo e sull’importanza nell’opera del sesso di Romeo. Si susseguono diverse situazioni surrealiste attraverso le quali l’autore dimostra l’impossibilità di mettere in scena la verità del teatro sotto la sabbia.

Nell’opera, in particolare, Lorca sviluppa in modo del tutto audace e spiazzante per l’epoca il motivo del sadomasochismo, che si manifesta per mezzo di continue metamorfosi del Regista (Enrique) e dell’Uomo 1 (Gonzalo), i quali sono protagonisti ne Il Pubblico di una relazione amorosa conflittuale. Le figure iniziano così un gioco omoerotico con ruoli alternati di violenza e sottomissione: - «E se io mi trasformassi in pesce luna » chiede la Figura con i sonagli, - «io mi trasformerei in coltello» risponde la Figura con i pampini. Attraverso l’esplorazione del sadomasochismo, Lorca vuole smentire l’idea secondo la quale esistono dei ruoli predefiniti nelle coppie omosessuali e ristabilire al contempo l’importanza della componente del dolore in una relazione amorosa.

Eccoci alla fine del viaggio nell’universo teatrale di García Lorca, come abbiamo visto Il Pubblico è un’opera estremamente enigmatica e rivoluzionaria che rimane ancora oggi attualissima. Raccomanderei la lettura della pièce a tutti coloro i quali s’interessano agli studi di genere; a tal proposito consiglierei anche la lettura della silloge poetica lorchiana dei Sonetti dell’amore oscuro. Olte a ciò, se avete già letto Il Pubblico e amate il teatro di Lorca vi consiglio anche le pièces giovanili di Ramón Gómez de la Serna, un autore tanto eccentrico quanto geniale, che anticipa di alcuni anni questo teatro d’avanguardia.

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