Fiori per l’arte

Offrire la possibilità di fruire delle opere d’arte attraverso il linguaggio universale dei fiori. È quanto propone ogni anno l’evento Blumen für die Kunst (Fiori per l’arte). Un evento che anima e attira un nutrito pubblico al Museo d’arte di Aarau. E anche quest’anno migliaia di visitatori hanno potuto scoprire impressionanti creazioni floreali associate a una selezione di 14 opere d’arte della collezione permanente del Museo, che conta la più ampia raccolta pubblica di arte svizzera dal Settecento a oggi. Giunta alla sua 11esima edizione, la manifestazione rappresenta quasi un terzo delle entrate annuali del museo ed è un evento capace di attirare un pubblico nuovo ed eterogeneo anche per le collezioni d’arte.

A margine dell’evento, conclusosi il 9 marzo, alcune esposizioni continuano e sono ancora visibili. Nel reportage per Alphaville, Emanuela Burgazzoli racconta la mostra di Marianne Kuhn, artista argoviese, classe 1949, che lavora con la grafite ed in particolare di due sue opere reinterpretate da composizioni floreali.

Attorno alle opere di Marianne Kuhn e alla reinterpretazione delle stesse di alcune fioriste che ne propongono una lettura botanica, Emanuela Burgazzoli intervista in particolare Anouchka Panchard, curatrice della mostra sull’artista argoviese e Simona Ciuccio, conservatrice, responsabile delle collezioni del museo, che racconta il successo della mostra che coniuga il mondo dei fiori con quello dell’arte, un successo che in alcuni anni ha sfiorato le 19’000 visite.
Sull’originale e vincente approccio tra arte e botanica Anouchka Panchard, ai microfoni di Emanuela Burgazzoli, sostiene che alla base del successo c’è proprio la novità, una mediazione all’arte diversa dal solito e la volontà di proporre «Un approccio che facilita l’accesso all’opera e dall’altro la arricchisce».