Arte

Il volto più intimo di Frida

A Bellinzona le foto dell’amica storica Lucienne Bloch omaggiano la pittrice messicana che ‘ha sempre dipinto la sua realtà, piuttosto che i suoi sogni’ 

  • Oggi, 17:21
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Inside the life of Frida Kahlo, mostra fotografica unica di Lucienne Bloch.

Di: Elizabeth Camozzi 

“Se devo chiedertelo, non lo voglio più”. La frase conclusiva della celebre poesia Non ti chiederò, nella quale Frida Kahlo comunicò la sua visione dell’amore e, probabilmente, della sua stessa vita. Una donna il cui coraggio maggiore è forse stato quello di essere sempre autentica «[...] un’artista dirompente per la sua personalità. Frida non aveva paura di essere se stessa, di denunciare il suo dolore e le sue sofferenze, cosa che ci sembra scontata oggi, ma non lo era negli anni ‘40»; a dirlo è Vittoria Mainoldi, curatrice della mostra fotografica “Inside the life of Frida Kahlo”, che rappresenta in modo unico, intimo e coinvolgente questa artista esplosiva ed icona, simbolo femminista, vista con gli occhi della sua più cara amica: l’artista svizzero-americana Lucienne Bloch (1909-1999).

Fino al 26 gennaio 2025, nella Sala Arsenale di Castel Grande a Bellinzona e per quella che si tramuta in una prima nel Canton Ticino, si può quindi scoprire il percorso cronologico dell’amicizia intrattenuta tra queste due donne, il cui inizio non presagiva nulla di buono, al contrario di ciò che fu poi. Le prime parole che Frida Kahlo rivolse a Lucienne Bloch, infatti, sarebbero state di estremo disprezzo: Io ti odio” esclamò in occasione di un evento mondano che il MOMA di New York organizzò nel 1931 in onore di suo marito Diego Rivera, grande muralista messicano che aveva sposato tre anni prima. Quel giorno le due giovani, artisticamente ancora poco conosciute, misero tuttavia il primo tassello della loro lunga amicizia; Lucienne Bloch cominciò così ad immortalarla con la sua macchina fotografica, e non smise mai. Molti furono i momenti che legarono le due donne, non solo perché entrambe furono delle artiste a tuttotondo, ma anche per il loro forte carattere; figlie molto determinate di un secolo complesso, riuscendo però sempre a rimanere libere da ogni tipo di briglia sociale.

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Frida Kahlo

Altri Programmi 10.01.2024, 20:50

Nacque il 6 luglio 1907 nella periferia di Città del Messico, dove morì a soli 47 anni d’embolia polmonare. Nel mezzo Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón ha dipinto attraverso i suoi pennelli le diverse fasi della sua esistenza, il suo mondo interiore e, indubbiamente, le esperienze profonde che visse; sin dall’età di soli sei anni conobbe infatti significato reale della parola malattia. E nonostante soffrì sempre di dolori cronici, riuscì comunque ad iscriversi alla Scuola preparatoria nazionale nel 1929, frequentò gruppi politici entrando poi nella Lega dei giovani comunisti e nel Partito comunista messicano e parallelamente si formò quale pittrice in modo autonomo. Sempre quell’anno sposò Diego Rivera con cui condivideva gli ideali politici e la passione per l’arte, instaurando una relazione intensa e nel contempo turbolenta. La sua ricerca artistica si sviluppò presto in uno stile unico, che combinava elementi surrealisti e naïf, dando vita ad immagini e atmosfere fortemente correlate alla cultura e alla tradizione della sua terra d’origine. A partire dal 1938 entrò in contatto anche con André Breton e il movimento surrealista che il poeta teorizzò, continuando comunque a lavorare in modo indipendente. I suoi autoritratti, caratterizzati da un realismo crudo e visionario, e le nature morte desolate e a tratti inquietanti, divennero i temi centrali della sua produzione artistica, come ben dimostrano Le due Frida dipinto nel 1939 (custodito al Museo de Arte Moderno di a Città del Messico) e Viva la Vida creato nel 1954 (esposto al Museo Frida Kahlo di Coyoacán, dove un tempo sorgeva la sua casa natale). Le sue opere raggiunsero in generale una vasta notorietà internazionale, dagli Stati Uniti all’in Europa, soprattutto dagli anni Ottanta del secolo scorso grazie alla pubblicazione della biografia ‘Frida: A Biography of Frida Kahlo’ uscita nel 1983 ad opera di Hayden Herrera. 

Frida Kahlo - Viva la vida

Sebbene Frida Kahlo sia stata immortalata nelle fotografie dei più grandi nomi del settore (Edward Weston, Imogen Cunningham e Nickolas Muray per citarne alcuni), le sue foto più belle, sempre secondo la curatrice della mostra Vittoria Mainoldi, sono probabilmente quelle di chi la conosceva intimamente; Lucienne Bloch prima che fotografa, fu infatti anch’essa pittrice muralista, imparando poi ad usare abilmente anche la fotografia, e attraverso i suoi scatti si può dunque scoprire una Frida inedita, la sua vera essenza, quella che solo un rapporto di amicizia così intimo e personale è in grado di far emergere.

Un’esposizione di fotografie che diventa un modo per capire come Frida Kahlo da personaggio popolare sia diventata un’icona, e allo stesso tempo uno scorcio particolareggiato sul periodo storico e sul contesto sociale nel quale vissero le due donne. Un’esplorazione completa, dedicata a una delle artiste più celebri della storia, riconosciuta come un’icona del femminismo poiché simbolo di forza, di autonomia e di passione per la vita, nonostante le avversità, tanto che a settant’anni dalla sua scomparsa, il suo lascito continua a influenzare e motivare le generazioni più giovani.

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Frida Kahlo

Turné, Lisa Mangili 23.11.2024, 19:00

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