Pittore, illustratore, incisore, tipografo, fotografo e scenografo, David Hockney è senza dubbio uno degli artisti britannici più influenti e apprezzati di sempre. Figura centrale della Pop Art negli anni Sessanta, ha dedicato la sua intera carriera a esplorare e reinventare la rappresentazione del mondo in due dimensioni.
Nato a Bradford nel 1937, l’artista scopre presto la sua passione per l’arte ma è al Royal College of Art di Londra che arriva la vera svolta. Qui sperimenta vari linguaggi, stringe amicizia con Peter Blake e prende parte alla mostra Young Contemporaries, che lo consacra tra i protagonisti della nuova scena artistica britannica.
All’età di 26 anni, attratto dal clima, dai colori e dallo stile di vita californiano, si trasferisce a Los Angeles. È in questo luogo che realizza alcune delle sue opere più iconiche e definisce la sua inconfondibile estetica.
Universalmente conosciuto per le sue piscine, Hockney ha però esplorato un’infinità di temi differenti tra cui ritratti, paesaggi, spazi abitativi e momenti di relax. Giocando con luci, prospettive e atmosfere in bilico tra realtà e astrazione, i suoi dipinti invitano ad immergersi in scene di vita quotidiana.
La sua è una figura geniale e rivoluzionaria, capace di stare al passo con le svolte epocali del XX secolo, dal boom economico alle battaglie per i diritti LGBTQ+, fino all’era della digitalizzazione. A 72 anni è stato infatti uno dei primi artisti di fama internazionale a realizzare opere su iPhone e iPad, dimostrando di sapersi reinventare continuamente.
“L’arte deve capire la tecnologia, farla propria. La tecnologia ha sempre cambiato il senso delle immagini e le immagini sono il potere. Se l’arte fa a meno delle immagini, perde ogni possibilità, ogni potere”.
David Hockney
Dal suo stile eccentrico alla sua attitudine anticonformista, David Hockney è diventato una vera e propria icona e uno tra gli artisti viventi più quotati della storia. Le sue opere sono entrate a far parte della cultura popolare ispirando film e serie tv e, ancora oggi, continuano a influenzare generazioni di creativi.
L’esposizione della Fondazione Vuitton, curata in stretta collaborazione con l’artista, si concentra in particolare sugli ultimi 25 anni di produzioni attraverso 400 opere ideate tra il 1955 e il 2025. Un percorso eccezionale che permette di conoscere le varie fasi della sua costante evoluzione.
Il potere del ferro e di chi lo lavora
Voci dipinte 13.04.2025, 10:35
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