Arte e Spettacoli

Ridere ad arte

L’ironia e la provocazione nell’arte, ne parla lo storico dell’arte Francesco Poli in un suo recente saggio

  • 29.03.2024, 11:34
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Opera di Bruce Nauman

  • Edizioni Johan & Levi Particolare di copertina del libro: L'ronia di Francesco Poli
Di: Red/Emanuela Burgazzoli 

L’etimologia originaria di ironia rimanda alla figura dell’ironia in greco colui che interroga, pone o si pone delle domande. Nella commedia greca si identifica con il personaggio del dissimulatore, una figura ambivalente, astuta, intelligente, di cui però non ci si può fidare. Nella retorica l’ironia è una forma del discorso che consiste nell’affermare il contrario di ciò che si vuole fare intendere. Poi esiste un’ironia di situazione che scaturisce dal inatteso sviluppo degli eventi o dall’accostamento incongruo degli avvenimenti, ed è l’ironia che fa funzionare una gag comica. Ma c’è anche l’ironia romantica che scaturisce dalla consapevolezza della finitezza umana. Ma quali tipologie di ironia vengono adottate dall’arte nuova? Quella che, per intenderci, fa la sua apparizione tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Un’arte che scardina codici e paradigmi fino a rovesciare lo statuto stesso dell’opera d’arte con il gesto radicale di Marcel Duchamp.
                

"Fontana", di Marcel Duchamp (Keystone)

Fontana, di Marcel Duchamp

  • Keystone

L’ironia prende la forma della provocazione dichiarata, come nelle opere di Maurizio Cattelan, ma si manifesta anche in forme molto più sottili e meno evidenti. Il critico e storico dell’arte Francesco Poli, nel suo ultimo saggio intitolato. L’ironia è una cosa seria, uscito per l’edizione Johan e Levi di Milano, analizza le strategie ironiche nell’arte contemporanea, fornendoci anche inedite chiavi di letture di opere iconiche dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri.

Ne parla lo storico e critico d’arte Francesco Poli, nel suo recente saggio dal titolo appunto L’ironia è una cosa seria. Strategie dell’arte d’avanguardia e contemporanea (Johan & Levi Edizioni, 2024).
Francesco Poli, che insegna Arte e comunicazione all’Università di Torino, è stato intervistato da Emanuela Burgazzoli in Voci dipinte.
Francesco Poli ha curato numerose mostre in musei, spazi pubblici e privati, Collabora con il quotidiano La Stampa, oltre che con riviste specializzate. E tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Minimalismo, Arte povera, arte concettuale (Laterza, 2014), Il sistema dell’arte contemporanea (Laterza, 2011), La scultura del Novecento , Forme plastiche, costruzioni, oggetti, installazioni ambientali (Laterza, 2015).

«Intorno al tema dell’ironia c’è una vastissima bibliografia, testi e studi nel campo della filosofia e della letteratura in particolare. Invece per quanto riguarda i linguaggi plastici, visivi e dell’arte visiva, si parla sempre di ironia ma se ne parla per quanto riguarda soprattutto dalle avanguardie in poi, e si continua ad adoperare questo termine per analizzare e per commentare il lavoro di moltissimi artisti, ma poi ci sono pochi interventi di approfondimento, diciamo così, sistematico anche se è paradossale usare questo termine per l’ironia».
E Francesco Poli continua: «Il tentativo, modestissimo, che ho cercato di mettere in scena in questo libro, è quello di riflettere su questo aspetto partendo dalle definizioni generali e teoriche dell’ironia nelle sue varie articolazioni che sono piuttosto complesse e anche in apparente contrasto fra di loro».
Un lavoro di analisi che Poli ha svolto partendo da riferomenti teorici che vanno «da Octavio Paz a José Ortega y Gasset e poi anche Umberto Eco, in parte, che hanno cercato di focalizzare sulle arti figurative. Ma soprattutto attraverso una lettura più specifica. Attraverso un percorso di analisi della componente ironica all’interno delle tendenze d’avanguardia. Quando c’è e quando non c’è. Perché l’arte contemporanea, e l’arte d’avanguardia contemporanea, ha artisti dove la la componente ironica rappresenta un elemento chiave. E altri, pensiamo a Mondrian e allo stesso Kandinsky o anche Bacon, che sono grandissimi artisti, ma dove la componente ironica è esclusa dall’atteggiamento di ricerca e dalla visione poetica delle cose».
( Francesco Poli, Voci dipinte, 10.3.2024)

                

53:15

Ironia

Voci dipinte 10.03.2024, 10:35

  • Imago
  • Emanuela Burgazzoli

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