Al via la Berlinale 2024

Sul tappeto rosso le giurie internazionali, a cominciare da quella del Concorso principale, guidata dall’attrice Premio Oscar Lupita Nyong’o. Con loro, Mariëtte Rissenbeek e Carlo Chatrian, direttrice finanziaria e direttore artistico alla loro ultima edizione della Berlinale. E, ovviamente, il cast del film di apertura, “Small things like these” di Tim Mielants, con Cillian Murphy (la star di Oppenheimer) e un produttore di eccezione, Matt Damon.

Inizia così la Berlinale numero 74, istituzione culturale da sempre attenta al mondo in cui viviamo, al punto da portarne alla ribalta le più diverse e importanti tematiche, per fare del cinema e dei festival uno spazio di incontro e discussione privilegiato. Un festival che ama presentare film con un respiro politico e sociale, capace di raccontare da diverse prospettive i conflitti che agitano il mondo. E sarà così anche quest’anno.

Nell’attesa di scoprire passo passo i film selezionati nelle diverse categorie, è proprio “Small things like these” a catturare l’attenzione: una storia ambientata nel periodo natalizio del 1985 (ma in realtà potrebbe essere collocata qualsiasi tempo dall’inizio del XX secolo) in un piccolo paese della provincia irlandese, dove la chiesa cattolica locale ha un’influenza particolarmente forte sulla popolazione e il convento locale nasconde alcuni orribili segreti.

La Svizzera è presente alla Berlinale di quest’anno solo con 5 coproduzioni, una di queste, “Gloria!”, è l’opera prima di Margherita Vicario, film in costume con un cast decisamente eccentrico (Veronica Lucchesi ovvero “La Rappresentante di Lista”, Paolo Rossi, Elio delle Storie Tese, Natalino Balasso) ambientato in un collegio femminile nella Venezia di fine ‘700, all’interno del quale la protagonista Teresa inventa una musica ribelle, leggera e moderna. Film girato in parte anche in Ticino con il sostegno della Ticino Film Commission.

Grande, infine, l’attesa per la consegna dell’Orso d’oro alla carriera a Martin Scorsese.