Sono 9’905 i membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che hanno diritto di voto per gli Oscar: ognuno per la sua categoria di appartenenza (attori, registi, direttori della fotografia, specialisti di animazione...) e tutti per il miglior film. E capire con quali criteri sceglieranno il “meglio” di questa annata di cinema, non è francamente ipotizzabile. Anche se alcune previsioni circolano sui portali specializzati in cinema e spettacolo. L’ultima vede “The Brutalist” e “Conclave” contendersi il maggior numero di statuette, con “Anora” a fare da potenziale variabile. Questo nonostante la classifica delle nomination indichi “Emilia Perez” con 13 il film che parte davanti agli altri, facendone il film straniero che ad oggi ha raccolto più candidature nella storia degli Oscar. Ma un paio di fattori ne hanno un po’ minato il percorso. Il primo è la produzione targata Netflix: potrebbe dunque condividere lo stesso destino di altri film prodotti da piattaforme, che nonostante le numerose candidature non sono riusciti a ottenere molte vittorie. Qualche esempio? “The Irishman” (Netflix) ha vinto zero Oscar, su 10 nomination; “The Power of the Dog” (Netflix) ne ha vinti uno su 12; “Killers of the Flower Moon” (Apple) ne ha vinti zero su 10... “Emilia Perez” sembrava il vincitore annunciato nella categoria del miglior film in lingua straniera, dove se la vedrà tra gli altri con “I’m Still Here”. Di solito quando un film viene candidato sia come miglior film straniero che come miglior film in assoluto, la statuetta “internazionale” non sfugge. Ma stavolta sono in due con la doppia nomination... E non scordiamo le polemiche legati ad alcuni tweet della protagonista (candidata) Karla Sofía Gascón, nei quali aveva espresso opinioni controverse su musulmani, diversity agli Oscar e Covid. Basta un niente, soprattutto di questi tempi, per creare caos e perdere consensi.
SFIDE APERTISSIME
Sono 10 i film che si contendono la statuetta più importante (che, ricordiamo, va ai produttori del film vincitore). Si tratta di Anora di Sean Baker, The Brutalist di Brady Corbet, A Complete Unknown di James Mangold, Conclave di Edward Berger, Dune - Parte due di Denis Villeneuve, Emilia Pérez di Jacques Audiard, Io sono ancora qui di Walter Salles, I ragazzi della Nickel di RaMell Ross (unico non ancora arrivato nelle nostre sale), The Substance di Coralie Fargeat e Wicked di Jon M. Chu. Due sono musical (Emilia Perez e Wicked) ed è da oltre 20 anni (Chicago, 2003) che un musical non vince il premio. Ma musicale è anche il biopic su Bob Dylan, A complete unknown.
“The Substance” è categorizzato come un film horror e solo altri 6 film d questo genere hanno avuto una nomination: L’esorcista, Scappa - Get Out, Il silenzio degli innocenti (unico a vincere la statuetta), Lo squalo, Il sesto senso e Il cigno nero.
Tra i migliori attori protagonisti, la sfida è apparentemente a tre: Adrien Brody per il suo ruolo dell’architetto ebreo ungherese László Tóth in The Brutalist; il Bob Dylan di Timothée Chalamet in “A Complete Unknown” e il cardinale Lawrence impersonato da Ralph Fiennes in Conclave. Poche possibilità per Colman Domingo (Sing Sing) e Sebastian Stan (The Apprentice - Alle origini di Trump). Adrien Brody è attualmente il più giovane vincitore di sempre del premio come miglior attore, grazie al successo a 29 anni per The Pianist nel 2003. Per lui quella di quest’anno è la seconda candidatura e potrebbe diventare il primo a vincere come attore protagonista con le sue prime due nomination. Ma ad insidiarlo c’è Timothée Chalamet, 10 mesi più giovane di Brody quando vinse.
Crollate le quotazioni (ma chissà cosa ne pensano veramente i votanti...) di Karla Sofía Gascón, per la miglior attrice protagonista la sfida pare essere tra la Demi Moore che ringiovanisce in “The Substance” e la straordinaria Fernanda Torres che interpreta Eunice Facciolla, moglie del deputato Rubens Paiva, prelevato dalla polizia militare nel 1971 per un interrogatorio dal quale non farà più ritorno. Attenzione alle possibilità di Mikey Madison, nei panni della giovane spogliarellista protagonista di Anora; poche le possibilità di veder primeggiare Cynthia Erivo (Wicked, il prequel del Magi di Oz).
Ultima sfida importante quella per il miglior regista, statuetta contesa tra Jacques Audiard (Emilia Pérez), Sean Baker (Anora), Brady Corbet (The Brutalist), Coralie Fargeat (The Substance) e James Mangold (A Complete Unknown).
LE CURIOSITA’ DEGLI OSCAR 2025
Isabella Rossellini è candidata come miglior attrice non protagonista grazie ai suoi 8 minuti di presenza in Conclave. Pochi ma buoni, a quanto pare. Meno di lei sulla scena hanno fatto Beatrice Straight in Quinto Potere (5 minuti e 2 secondi) e Judi Dench in Shakespeare in Love (5 minuti e 52 secondi) anche se la nomination per la più veloce presenza in un film resta quella di Hermione Baddeley per La strada dei quartieri alti, durata 2 minuti e 19 secondi.
Ralph Fiennes, protagonista di Conclave, potrebbe essere un portafortuna per il suo film (ma non per lui): è alla sua terza candidatura, non ha mai vinto un Oscar come attore, ma i due film per i quali era nominato hanno entrambi vinto l’Oscar per il miglior film: Schindler’s List e Il paziente inglese.
Sean Baker, regista di Anora, potrebbe diventare il primo a vincere quattro Oscar per lo stesso film. E’ infatti nominato per montaggio, regia e sceneggiatura ma figura anche come produttore, ruolo a cui spetta la statuetta per il miglior film.
Dovesse invece vincere The Brutalist, con i suoi 215 minuti di durata (3 ore e 35 minuti incluso un intervallo) sarebbe il quarto in classifica tra i film più lunghi, dopo Via col vento (223’), Lawrence d’Arabia (222’) e Ben-Hur (216).
Dita incrociate per Diane Warren: la cantautrice è alla nomination numero 16, ottava consecutiva. Quest’anno è autrice di The Journey, dal film The Six Triple Eight) ma non ha mai vinto. Anche se ha ricevuto un Oscar onorario nel 2022.
La 97a edizione annuale degli Oscar si terrà domenica 2 marzo a partire dalle 16:00 (ora di Los Angeles, le 01:00 di lunedì 3 marzo da noi) e sarà presentata per la prima volta dall’attore, presentatore e produttore televisivo Conan O’Brien.
Come ogni anno, il Cinema Lux di Massagno propone per la “Domenica degli Oscar” la visione di una serie di film candidati. Questo il programma di domenica 2 marzo: Wicked (ore 10:00); Flow (ore 13:30); Anora (ore 15:15); Conclave (ore 18:00) e The Substance (ore 20:30).
L’attesa degli Oscar
Tra le righe 28.02.2025, 14:00
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