Cinema

La caduta della casa degli Usher

Perché vedere la serie horror ispirata all’antologia di Edgar Allan Poe

  • 01.11.2023, 08:45
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Di: Simona Rodesino 

Questo è quello che succede quando Mike Flanagan, regista horror, viene a contatto con Edgar Allan Poe, maestro assoluto della letteratura della paura e dell’angoscia: nasce un racconto tetro da vedere tutto d’un fiato, un piccolo gioiello: La caduta della casa degli Usher. La miniserie, uscita questo mese su Netflix, ci racconta la storia della famiglia Usher attraverso gli anni. Gli elementi per tenere in sospeso i telespettatori ci sono tutti: una famiglia disfunzionale, misteri, morti violente, avidità e immoralità. Il tutto immerso in un’atmosfera gotica e cupa all’interno della quale si sviluppano gli otto episodi.                     

Una cosa va subito detta: la serie non è un adattamento diretto dell’omonimo racconto di Edgar Allan Poe, bensì una vera rivisitazione del corpus letterario dello scrittore statunitense, una fusione dei suoi lavori. Lo scopo è quello di evocare e portarci nel suo universo oscuro. “La caduta della casa degli Usher” è costellata di citazioni, riferimenti e connessioni che possono essere colte solo da chi conosce le opere di Poe. Qua e là, nel corso degli episodi, i riferimenti sono situati con precisione e maestria. Ma ci arriviamo. 

Mike Flanagan oggi è uno dei registi di riferimento quando parliamo di film e serie horror.  Ricordiamo il film Absentia e poi gli adattamenti dei libri di Stephen King: Il gioco di Gerard e Doctor Sleep - il seguito di Shining. In questo momento, il regista statunitense sta lavorando al film The Life of Chuck, sempre tratto da King. È un autore prolifico, oltre ai film ha lavorato a serie come The Haunting of Hill House, Midnight Mass e The Midnight Club, prima di arrivare al racconto della famiglia Usher.

La caduta della casa degli Usher è una serie ambientata negli Stati Uniti odierni, con flashback sul passato della vita dei due gemelli Usher: Roderick e Madaline, i due personaggi grazie ai quali tutto ha inizio. Passano dalla povertà alla ricchezza estrema nel corso degli anni, corrotti e assetati di potere. Distruggono persone, oltre alla loro coscienza e alla moralità. In tutto questo, alla fine della sua vita, Roderick Usher vede i suoi sei figli morire uno dopo l’altro, nell’arco di pochi giorni. La trama si sviluppa così, scandendo le morti ad ogni episodio. La ragione, senza cadere nello spoiler, la troveremo in una domanda posta in un bar. Una domanda che cambierà tutto.      

Ma parliamo del cast, molto apprezzato da pubblico e critica. Qualcuno lo avrà notato, alcuni nomi li abbiamo già visti in produzioni horror precedenti di Mike Flanagan. Ci sono per esempio Samantha Sloyan, Rahul Kohli, Zach Gilford, Kate Siegel e T’Nia Miller. Una modalità che probabilmente permette al pubblico di ritrovare visi e atmosfere cupe e famigliari.

Esistono dunque molti motivi per guardare La caduta della casa degli Usher. Ma forse uno dei principali è l’accuratezza con cui restituisce l’universo di Edgar Allan Poe. Te lo fa amare e temere, che tu lo conoscessi prima o meno. Perché in quell’atmosfera tetra, che ti trascina giù, piano piano ci entri e vuoi sapere come continua, cosa succede dopo, che cosa significava quello che non avevi capito all’inizio. E va detto che, benché lo scrittore sia vissuto tra l’inizio e la metà del 1800, la serie è in grado di restare attuale e contemporanea. C’è chi potrebbe dire che gli elementi inseriti siano talmente tanti da risultare troppi. Ogni personaggio con la sua problematica, la sua battaglia da combattere -spesso appunto legata a temi di attualità- rendono la trama molto densa, soprattutto se immersa nell’universo di Edgar Allan Poe.

Come detto in precedenza, i riferimenti all’opera omnia di Poe sono innumerevoli, a volte palesi, altre volte meno. Ci sono i suoi romanzi, racconti e anche poesie che fanno capolino all’interno della narrativa. Vediamone alcuni.  

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Edgar Allan Poe, "Un sogno dentro un sogno"

Colpo di poesia 27.05.2022, 22:00

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I simbolismi e i riferimenti alle opere del maestro dell’horror all’interno de La caduta della casa degli Usher sono moltissimi. Probabilmente alcuni sono stati inseriti e celati con tale abilità da non essere ancora stati scorti. Il lavoro di ricerca della produzione e del regista è quindi magistrale. Un lavoro dedicato a chi già navigava nel mondo di Poe e a chi invece lo ha scoperto e ci è stato traghettato dentro.

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