Il film coreano "Parasite" di Bong Joon Ho ha vinto il Premio Oscar 2020 come miglior film domenica a Los Angeles, sconfiggendo l’atteso "1917" di Sam Mendes.
A Renée Zellweger è andata invece la statuetta di migliore attrice protagonista per il film "Judy", incentrato sulla vita di Judy Garland, mentre Joaquin Phoenix si è meritato l’Oscar come miglior attore protagonista grazie al film "Joker". E se Laura Dern è la migliore "best supporting actress" per "Storia di un matrimonio", il premio al miglior attore non protagonista se lo è meritato Brad Pitt per "C'era una volta Hollywood".
“Parasite” ha fatto incetta di riconoscimenti, quattro. Come ha ricordato il suo stesso regista: "Non avrei mai pensato di vincere. Dopo il premio per il miglior film internazionale, la migliore regia e la migliore sceneggiatura originale pensavo che la serata fosse finita", ha detto Bong Joon, che si era già meritato la Palma d'oro al festival di Cannes 2019. Quello conquistato da "Parasite" è un Oscar storico poiché si tratta del primo lungometraggio in lingua non inglese a conquistare la statuetta più importante di Hollywood nei 92 anni di storia.
Notiziario 04.00 del 10-02-2020
RSI Cultura 10.02.2020, 07:24
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L'Oscar per la miglior canzone originale è stato attribuito invece a Elton John e Bernie Taupin per "(I'm Gonna) Love me again", inserita nel film "Rocketman". Per Elton John è il secondo riconoscimento dopo quello vinto nel 1995 per Il "Re Leone". A "1917" sono andati il premio per i migliori effetti speciali e quello per la migliore fotografia, mentre il film “Le Mans ’66 – La grande sfida” si è meritato il premio per il miglior montaggio. E se la violoncellista e compositrice Hildur Guonadottir è stata premiata per la migliore colonna sonora originale, di "Joker", l'Oscar per il miglior film d'animazione è andato a "Toy Story 4".
RG 07.00 del 10-02-2020 - La notte degli Oscar 2020 raccontata da Cristiano Valli
RSI Cultura 10.02.2020, 07:23
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Scorsese a bocca asciutta
Il grande sconfitto
La notte degli Oscar non ha indubbiamente portato bene a Martin Scorsese: per la seconda volta nella sua più che cinquantennale carriera, costellata di premi di ogni tipo (compreso l'Oscar per la miglior regia in "The Departed" nel 2007), il regista italo-americano lascia la cerimonia degli Academy Awards a bocca asciutta, nonostante le 10 nomination della vigilia. Il suo "The Irishman", distribuito da Netflix, non è riuscito a spuntarla in nessuna delle categorie per le quali era in concorso.