Cinema

Stanley Kubrick

Il genio cinematografico, 25 anni dopo

  • 5 marzo, 12:10
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Di: Red. 

Stanley Kubrick, uno dei registi più iconici del XX secolo, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico con la sua visione unica e innovativa. Attraverso una carriera che ha spaziato da generi diversi, Kubrick ha dimostrato una maestria eccezionale nel manipolare il linguaggio cinematografico per narrare storie coinvolgenti.

Nato nel 1928 a New York, Kubrick ha iniziato la sua carriera nel cinema con documentari indipendenti. La sua transizione verso la regia di lungometraggi è stata segnata da film come Paths of Glory (1957), un poderoso dramma anti-bellico ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, che ha sottolineato la sua abilità nell’esplorare temi complessi.

Nel 1968, Kubrick ha dato al mondo uno dei suoi capolavori indiscussi, 2001: Odissea nello Spazio. Questo film di fantascienza epico non solo ha rivoluzionato il genere, ma ha anche ridefinito la narrazione cinematografica con le sue immagini iconiche e la colonna sonora memorabile. La collaborazione con Arthur C. Clarke ha portato alla creazione di un’opera d’arte visiva e concettuale.

Arancia Meccanica (1971) è un altro tassello importante nella filmografia di Kubrick. Il film, basato sul romanzo di Anthony Burgess, affronta temi di violenza, libero arbitrio e controllo sociale in modo provocatorio. La regia di Kubrick è incisiva, portando gli spettatori a riflettere sulla natura umana e sulla società.

Il suo ultimo film, Eyes Wide Shut (1999), è stato rilasciato postumo dopo la sua morte nel 1999. Il film, che esplora la sessualità e la gelosia, ha continuato la tradizione di Kubrick di sfidare il pubblico e stimolare la discussione.

Stanley Kubrick è stato un innovatore e un provocatore, spingendo i confini della cinematografia. La sua influenza si riflette in numerosi cineasti contemporanei, dimostrando che la sua eredità continua a vivere attraverso i suoi film, che rimangono pilastri del cinema mondiale.

A 25 anni dalla scomparsa del regista la RSI lo celebra con uno dei suoi capolavori più impattanti: The Shining, in onda mercoledì 6 marzo.

Questo film del 1980 è universalmente riconosciuto come uno dei migliori film dell’orrore di tutti i tempi. La trama segue Jack Torrance, interpretato da Jack Nicholson, che diventa il custode invernale dell’Overlook Hotel insieme alla sua famiglia. Con una fotografia straordinaria, una colonna sonora iconica e una trama psicologica avvincente, “Shining” ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare.

La performance di Nicholson nel ruolo di Jack Torrance è leggendaria, con la sua trasformazione in un uomo tormentato che si scontra con la sua stessa follia. Il film è rinomato per le sue inquietanti immagini, come il corridoio con il tappeto geometrico e le gemelle spettrali. La regia di Kubrick, caratterizzata da inquadrature suggestive e sequenze disturbanti, ha contribuito a definire nuovi standard nel genere horror.

La psicologia dietro Shining è altrettanto affascinante. Il modo in cui il film esplora la decadenza mentale di Jack Torrance, mescolando la realtà e l’immaginazione, ha generato discussioni e interpretazioni approfondite nel corso degli anni. La tensione crescente, la suspense insostenibile e il finale enigmatico hanno contribuito a rendere Shining un’opera d’arte intramontabile.

Nonostante le iniziali reazioni contrastanti dalla critica, Shining ha guadagnato nel tempo il suo status di cult e continua a influenzare il cinema horror contemporaneo. Le citazioni e le immagini iconiche del film sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo, consolidando la sua posizione come uno dei pilastri del genere. In definitiva, Shining è un viaggio psicologico nel terrore, un’opera cinematografica che continua a disturbare e affascinare gli spettatori di ogni generazione.

07:06

"2001 tra Kubrick e Clarke"

Diderot 16.09.2019, 17:48

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