Fa discutere la scelta di papa Francesco di omaggiare in Vaticano un presepe proveniente da Betlemme in cui il bambin Gesù riposa in un drappo evocativo della kefiah palestinese. “Sconcerto e inquietudine nel mondo ebraico italiano”, scrive non a caso “pagine ebraiche”, il portale dell’ebraismo italiano.
La “palestinizzazione” dell’ebreo Gesù non è una novità in ambito ecclesiastico. L’ultimo episodio assume però una tinta «particolarmente inquietante» perché il protagonista è il papa e perché si inserisce «in un momento in cui registriamo difficoltà su tanti fronti nelle relazioni», sostiene sempre su “pagine ebraiche” il rabbino capo di Genova Giuseppe Momigliano, assessore al culto dell’Ucei.
«Sconcerto» è il termine usato anche da Marco Cassuto Morselli, il presidente della Federazione delle Amicizie Ebraico-Cristiane in Italia. Cassuto Morselli è colpito perché «la riscoperta dell’ebraicità di Gesù è una delle grandi novità del dialogo ebraico-cristiano» degli ultimi anni.
Parigi, alla riapertura di Notre-Dame avrebbe dovuto partecipare anche Papa Francesco?
Controcorrente 09.12.2024, 12:05
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