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Al via il Concorso Svizzero dei Cori

Sabato 3 e domenica 4 febbraio Coira si trasforma nella capitale svizzera del canto corale

  • 3 febbraio, 06:00
  • 3 febbraio, 12:37
Cantadonna
Di: Lucia Bentoglio

Quattro lingue nazionali, undici categorie, più di sessanta cori e oltre 1800 partecipanti: sono questi alcuni dei numeri che caratterizzeranno l’undicesimo Concorso Svizzero dei cori che si terrà questo fine-settimana a Coira. La capitale grigionese accoglierà cantanti provenienti da tutta la Svizzera per una manifestazione dedicata alla scoperta delle diverse tradizioni corali del nostro territorio. Oltre al concorso si potranno ascoltare i cori in concerti d’incontro e in concerti tematici. Per illustrare la filosofia e le particolarità della manifestazione Lucia Bentoglio ha intervistato Andrea Jehli, membro del comitato organizzativo.

Cosa significa per voi e per i Grigioni organizzare questa edizione del concorso?

Andrea Jehli: “Nei Grigioni c’è una grande diversità culturale e linguistica. Questo si riflette anche nel canto. Abbiamo canti in tedesco, in diversi dialetti svizzero-tedeschi, in romancio e anche in italiano. Abbiamo voluto portare il concorso a Coira perché, oltre alla grande tradizione corale, nella capitale grigionese abbiamo anche un “chorcenter” che vuole essere un centro di competenza e un luogo d’incontro per i cori regionali e stranieri. I fondatori di questo centro hanno voluto far vedere alla Svizzera che Coira è la città del canto.”

Perché è importante, secondo lei, organizzare un concorso corale itinerante?

“Penso che sia importante che la scena corale svizzera si ritrovi tutta insieme. Così i cori possono svilupparsi, vedere come fanno gli altri e migliorarsi a vicenda. Anche essere valutati da esperti competenti e ricevere feedback preziosi, è importante. Il concorso corale fa sì che i cori sviluppino anche nuove tradizioni, senza concentrarsi solo su quelle vecchie.”

Cosa comporta organizzare un evento dove saranno presenti più di 60 cori?

“Siamo un piccolo gruppo di sei persone. Abbiamo cercato di fare il meglio per questo evento. Ci sono i luoghi del concorso e quelli dei concerti da preparare. Arriveranno 66 cori con oltre 1800 cantanti. Molti rimarranno a Coira anche per la notte. Inoltre, abbiamo dovuto organizzare il servizio pasti con oltre 2100 menù. Una vera e propria sfida logistica.”

Quali sono le categorie del concorso? Saranno presenti solo cori amatoriali?

“Sì, saranno tutti cori amatoriali. Ma molti hanno grandi ambizioni. Saranno presenti diverse tipologie di coro: maschile, femminile, coro giovanile misto e coro giovanile a voce sola. Ci saranno anche cori di musica popolare e gruppi vocali con al massimo otto partecipanti.”

Saranno presenti tutte le regioni linguistiche e tutte le tradizioni corali svizzere. Cosa si aspetta di ascoltare questa fine settimana?

Abbiamo cori da tutta la Svizzera. Per il Canton Ticino per esempio ci saranno il coro Goccia di Voci, il Gruppo Vocale Cantadonna e i Cantori delle Cime. Ascolteremo sì la tradizione ma anche diverse nuove cose e nuova musica.

Quali sono state le principali sfide organizzative?

“Spero che tutto vada per il verso giusto. Abbiamo tre luoghi per il concorso che sono la Chiesa San Luzi, la Chiesa San Martino e il teatro di Coira. E tutto questo comporta un piano tempistico molto stretto. Quindi spero che tutto vada bene. Inoltre, abbiamo altri due luoghi dove si terranno i concerti di incontro e i concerti tematici. C’è stata una grande organizzazione per far incastrare tutto logisticamente.”

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