Musica

Il Grin Festival, tra musica e anti-razzismo

Dal 5 al 7 luglio torna a Roveredo il festival dedicato alle culture del mondo

  • Ieri, 12:00

Grin Festival - il mondo a Roveredo

Francesco Gabaglio / Alberto Dagnino 04.07.2024, 12:00

  • Grin Festival
Di: Francesco Gabaglio

Gli organizzatori del Grin festival sono un po’ in apprensione. Quando li incontriamo a Roveredo, nel prato che ospiterà la manifestazione, ci spiegano che in molti hanno chiesto loro se il festival avrà luogo regolarmente. E in effetti il Grigioni italiano sta ancora cercando di risollevarsi dalla devastazione portata dalle alluvioni del 21 giugno, che hanno provocato enormi danni alle strade e agli edifici, causando la morte di due persone. Fortunatamente, però, Roveredo è stata risparmiata dalla catastrofe e il Grin si farà: è, forse, anche un tentativo di portare un po’ di allegria in un periodo buio.

A portare allegria ci penseranno molti ospiti internazionali, perché la vocazione del Grin è proprio quella dell’apertura a culture e musiche dal mondo. Nata nel 2017, la manifestazione ha portato ogni anno a Roveredo artisti da tutti i continenti. La musica la fa da padrona, ma c’è anche il teatro, il circo e una serie di workshop pensati per tutte le fasce d’età. In quanto festival dedicato alle famiglie, poi, anche i bambini possono godere di spazi, giochi e attività appositamente ideati per loro.

Grin Festival 3
  • Grin Festival

Il Grin è un festival che fa dell’accoglienza il suo punto forte: non solo aprendo le porte ai più piccoli e alle culture del mondo, ma anche sposando in modo molto attivo e concreto la causa anti-razzista. Anche grazie al sostegno del Fondo federale per la lotta al razzismo e all’Ufficio grigionese per l’integrazione, la manifestazione riesce a coinvolgere, ogni anno, numerosi richiedenti l’asilo all’interno dell’organizzazione del festival. Così è successo, per esempio, in corrispondenza con l’influsso di immigrati dall’Afganistan e poi dall’Ucraina. Chi lavora al Grin ha così l’occasione di fare rete, creare nuove amicizie e integrarsi maggiormente nel tessuto sociale grigionese.

A rafforzare ulteriormente il quadro c’è anche un altro elemento: l’Ethno Camp. Ethno è un programma internazionale che, da più di 30 anni, cerca di mantenere vive le musiche folcloristiche di tutto il mondo. Coordinato da JM International, è presente in più di 40 paesi tramite altrettanti Ethno Camp. Si tratta di eventi organizzati localmente durante i quali i partecipanti vengono coinvolti in un programma di peer learning: ognuno porta uno strumento e insegna agli altri un brano tipico della propria tradizione folclorica. Ethno Switzerland, che nasce proprio per volontà di Nico Fibbioli, uno degli organizzatori del Grin, trova quindi una collocazione naturale all’interno del festival: da tre anni a questa parte, dopo una decina di giorni di Ethno Camp, i partecipanti si esibiscono in apertura del Grin.

L’impressione che il festival cerchi di creare un piccolo mondo utopico ogni anno è rafforzata anche dall’approccio alle questioni ecologiche, con un menu interamente vegetariano e l’assenza totale di stoviglie usa-e-getta.

Nonostante le difficoltà finanziarie (l’edizione del 2023 si è chiusa in cifre rosse), gli organizzatori non disperano: perché – se non si fosse ancora capito – il Grin è un festival pensato e realizzato, prima di tutto, con tanto cuore.

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