In trent’anni di carriera non le è mai mancata la grinta, ma anche la curiosità di confrontarsi con vari generi musicali, di uscire da potenziali zone di agio. Irene Grandi ha celebrato il suo trentennale con il singolo “Fiera di me”, che ha dato anche il titolo alla tournée in corso. “Fiera di me” si avvale della supervisione ritmica di Stewart Copeland (sì, proprio quello Stewart Copeland, il batterista dei Police). Per lei le collaborazioni sono sempre state importanti e di alto profilo: da Vasco Rossi a Pino Daniele, da Jovanotti a Francesco Bianconi (Baustelle) passando per Eros Ramazzotti. Ha condiviso palchi e studi con personaggi di primo piano sulla scena internazionale, gente come Patti Smith e Youssou N’Dour, e a ciò dobbiamo aggiungere un bel po’ di esperienze televisive e teatrali. Tutto questo, ci tiene a ricordare, senza mai snaturarsi.
Tre decenni di attività che la cantautrice fiorentina festeggia sul palco con una serie di concerti, in cui le canzoni diventano la chiave per condividere con i fan storie e aneddoti legati a questa avventura, iniziata con l’omonimo disco del 1994. Lo scorso ottobre è uscito “Universo”, secondo singolo targato 2024. Una canzone in cui far brillare la speranza ed esprimere un desiderio di autenticità: “L’ho sempre sentita come una qualità molto importante - afferma Grandi - specialmente per un artista che si esprime, perché in questo brano parlo proprio delle maschere”.
Per affrontare il palcoscenico nel migliore dei modi la mattina pratica lo yoga: “Mi fa affrontare il giorno con una certa freschezza mentale e una certa elasticità fisica che apprezzo molto. Credo che sarebbe una disciplina da insegnare a scuola”. Presentarsi distesa e rigenerata al pubblico, anche a quello della Svizzera italiana, che avrà l’occasione di vedere Irene Grandi dal vivo il prossimo 20 dicembre, quando sarà ospite di Winterland Locarno.