Musica Pop

Billie Eilish è tornata per restare

Fenomenologia di una popstar che parla a un’intera generazione 

  • 18 maggio, 08:00
  • 25 giugno, 11:45

Billie Eilish è tornata

Simona Rodesino, Stefano Franchini 28.06.2024, 08:00

  • Keystone
Di: Simona Rodesino

Se c’è una cosa certa che si può dire su Billie Eilish è che la riconosceresti tra 1000. È inconfondibile. In un mercato musicale saturo, con sempre più artisti che cercano di emergere o di restare in superficie (spesso sovrapponendosi nei loro progetti), lei si distingue su moltissimi livelli. Sembra non aver mai avuto l’intento di emulare o ispirarsi a nessuno e fin ora si è dimostrata una mossa vincente. A soli 22 anni ha alle spalle una carriera ricchissima: per capirci ha venduto oltre 50 milioni di copie nel mondo. È reduce dal successo per What Was I Made For – brano tratto dalla colonna sonora di Barbie – per il quale ha vinto il Grammy per la Canzone dell’anno e subito dopo anche l’Oscar per la Miglior canzone. Con questo premio è diventata l’artista più giovane della storia a vincere due Oscar (si era già portata a casa la statuetta nel 2022 per No Time to Die, dal film di James Bond).

A 3 anni di distanza dall’ultimo album, è uscito il suo nuovo lavoro, Hit me hard and soft ed è già colmo di promesse scintillanti. Anche il tour mondiale è alle porte. Ma come ha fatto Billie Eilish ad arrivare così in alto e fino a questo punto? Spoiler: un ruolo fondamentale lo ha avuto suo fratello Finneas.

Spoiler da Oscar

Spoiler 08.03.2024, 13:30

Solitamente, prima di pubblicare un nuovo album gli artisti fanno uscire almeno un singolo che faccia da traino. Una mossa strategica che ha lo scopo di creare hype. In questo caso, la popstar statunitense ha deciso di non farlo e in un post su Instagram ha infatti scritto:

“Il mio terzo album esce il 17 Maggio. Sono così elettrizzata e nervosa. Non ci saranno singoli, voglio farvelo sentire tutto in una volta. Io e Finneas non potremmo essere più orgogliosi di questo album e non vediamo l’ora che tutti voi lo ascoltiate. Vi amiamo”

Finneas O’Connell, noto semplicemente come Finneas, oltre a essere il fratello maggiore della popstar è il suo produttore e co-autore sin dagli esordi. Hanno sempre collaborato insieme nella creazione degli album e il suo contributo è stato determinante nella scalata verso il successo di Eilish. Senza di lui, è proprio il caso di dirlo, non sarebbe stato lo stesso. Considerato un musicista e un produttore di talento, Finneas aveva già dato il via alla sua carriera prima di iniziare a lavorare con la sorella. Basti pensare che il primo singolo di Eilish, Ocean Eyes (2015), lo aveva scritto lui ed era originariamente destinato alla sua band.

E proprio da Ocean Eyes è partita la carriera di Billie Eilish. Nata nel 2001 a Los Angeles, ha solo 14 anni quando pubblica il brano sulla piattaforma SoundCloud, che diventa virale in poco tempo. Un successo che attira l’attenzione dell’industria musicale e che nel 2017 la porta a pubblicare il suo primo EP: Don’t Smile at me.

Due anni dopo esce il suo primo album in studio, When We Fall Asleep, Where Do We Go?. Un disco potente e dal grande successo globale dove racconta speranze, insicurezze e paure legate alla sua generazione. E questa è proprio la forza dell’artista, perché molti adolescenti riconoscono la sua autenticità e si sentono in qualche modo visti e capiti. L’album contiene Bad Guy, ancora oggi una delle sue canzoni più iconiche. Il sound, come nella maggior parte delle sue produzioni, è innovativo (a volte decisamente sperimentale) e si distingue dal pop mainstream, mixando elettropop, rock, folk, hip-hop e R&B.

Poi arriva Happier Than Ever (2021), che non fa altro che riconfermare la sua presa sul pubblico, guadagnandone anche di nuovo. Si tratta di un altro disco introspettivo in cui parla della lotta per combattere i suoi traumi e del rapporto con la fama. 

Billie Eilish in questi anni di carriera – seppur pochi data la giovane età – è cambiata e non poteva essere altrimenti. Sono stati anni di trasformazione a livello umano e artistico, da adolescente è diventata una giovane donna. Di conseguenza, come è naturale che sia, le sue canzoni sono cambiate con lei. Quello che ha mantenuto è il suo modo genuino di comunicare, non solo attraverso la musica ma anche online: sa come parlare alla sua community e sembra farlo senza sforzo. Va detto che tra le critiche che le sono state rivolte, compare spesso proprio quella che mette in dubbio la sua autenticità. Insomma, il progetto Eilish è talmente efficace che sembra studiato a tavolino con lo scopo di raggiungere e conquistare un’intera generazione. Crederci o non crederci, è tutto nelle nostre mani. Stiamo a vedere cosa accadrà con il nuovo album perché Billie Eilish è tornata e, per ora, nessuno è come lei.  

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