La carriera di Coco Elane parte da una formazione classica, dalla viola. Che è lo strumento con cui ha accompagnato sul palco artisti associati a generi molto diversi tra loro: il dj britannico Nightmares on Wax, il quintetto electro-pop australiano dei Parcels, una superstar come Anastacia. Mentre si succedevano queste esperienze di livello internazionale, il resto del tempo a disposizione Coco Elane lo sfruttava per costruirsi una nuova carriera nel mondo del pop. Ritagli di tempo che si sono trasformati in canzoni e poi in dischi.
È il pop, dunque, il genere nel quale ci muoviamo. In senso molto lato, però. Perché il repertorio è orientato verso tutto ciò che presenta un groove (quindi ritmiche dinoccolate, sciolte) ma lambisce anche suggestioni più atmosferiche, sospese. Un eclettismo che da ambient, trip hop, r’n’b ed electro, si spinge fino alla dance.
L’approccio di Coco Elane è positivo, guarda al lato solare della musica: canzoni che vogliono darci la carica per affrontare la giornata, aiutarci nella ricerca di uno stato di euforia grazie ai sentimenti condivisi con un’altra persona e senza bisogno di sostanza alcuna. Aspetto piuttosto controcorrente, in tempi in cui si sente cantare di tutto.
La viola, fedele compagna di avventure nella ricerca di un proprio posto nella musica, è presente anche in Nothing to Lose, prima uscita di questo 2025. Un pezzo che si dipana sinuoso, ponendosi in modo dolce ma deciso. Niente da perdere. Suona quasi di manifesto.