Musica Rock

Dylan, 83 anni e non sentirli

La speciale vecchiaia del grande cantautore statunitense che si proietta disinvoltamente nel futuro

  • 24 maggio, 14:00
  • 25 maggio, 12:52
Bob Dylan

Bob Dylan nel 1984 all'Olympic Stadium di Monaco

  • Keystone
Di: Riccardo Bertoncelli

Bob Dylan anche nella vecchiaia profonda conferma di essere un tipo speciale. “Io contengo moltitudini” si intitola una delle sue canzoni più recenti, e quel concetto rubato a una poesia di Walt Whitman gli si attaglia perfettamente, lui che nel corso della vita ha sempre giocato su più campi e nelle ultime stagioni anche di più.

Da un lato Dylan non guarda la carta d’identità e si proietta disinvoltamente nel futuro, con tempi calmi ma ferrea determinazione. In studio ci va poco, con ampie pause, ma in scena ci tiene a esserci, mantenendo il voto fatto nel 1988, quando dopo una profonda crisi si ripromise di non scendere più dal palco. Non lo hanno fermato un severo malanno cardiaco nel 1997 e neanche il Covid quattro anni fa. Bobby è sempre risorto dalle sue ceneri, gli ultimi tre anni li ha trascorsi portando in giro il “Rough And Rowdy Ways World Wide Tour” e, ora che l’ultima tappa è stata consumata, è in partenza per l’edizione 2024 dell’ “Outlaw Music Festival Tour”, che lo vedrà sul palco con un altro inossidabile vegliardo, il novantunenne Willie Nelson. La prima serie di show durerà tre mesi, dal 21 giugno al 17 settembre 2024, ma è nei patti che il progetto non si fermi lì.

Un uomo chiamato Bob Dylan

RSI Concerti 25.05.2024, 10:18

D’altra parte però Dylan sta sistemando anche il suo patrimonio, immaginando che fra non molto dovrà ripartirlo fra i numerosi eredi. I giornali hanno molto parlato nei mesi scorsi della vendita del suo catalogo di canzoni, oltre 600 pezzi, per un valore stimato fra i 300 e i 400 milioni di dollari. Meno pubblicità è stata data alla cessione dell’archivio personale, più di 6000 pezzi fra testi manoscritti, nastri inediti, foto rare o mai pubblicate, video, strumenti, disegni, memorabilia, che per un prezzo tra i 15 e i 20 milioni di dollari è finito nelle mani della George Kaiser Family Foundation, la fondazione di un miliardario dell’Oklahoma che ha allestito un museo dedicato a Dylan e a un suo dichiarato maestro, Woody Guthrie. Il Bob Dylan Center è aperto dal maggio di due anni fa a Tulsa e non si limita a essere un enorme spazio visivo. Una delle sue prime iniziative è stata la pubblicazione di un fantastico volume, “Mixing Up The Medicine”, che in 600 pagine offre un saggio dei materiali a disposizione e della ricchezza artistica di una vita tanto particolare.

Passato e presente si intrecciano, in questo Dylan ancora potente dopo gli ottanta. La “Bootleg Series” che lo riguarda, con nastri inediti dagli archivi, è arrivata al numero 17 e copre ormai quasi tutto il percorso dell’artista, dagli anni giovanili alle ultime opere; in parallelo ogni tanto fioriscono nuove riletture di pezzi celebri, come è stato nel 2021 per lo special TV Shadow Kingdom: The Early Songs of Bob Dylan. E se tutto questo può parere un facile esercizio di nostalgia, Dylan ha pronto altro per smentirlo; come il suo secondo libro uscito un paio d’anni orsono, The Philosophy Of Modern Song, che non è il volume 2 dell’acclamata autobiografia, Chronicles, ma un divertentissimo acuto saggio sulle canzoni, tradizionali e non, che hanno acceso negli anni il suo interesse e la sua immaginazione. Musicista dunque ma anche scrittore, e pittore naturalmente, come diverse mostre in tutto il mondo e nove libri con disegni e dipinti testimoniano da decenni; e anche scultore, di fantasiose cancellate per esempio, come ha potuto scoprire con sorpresa chi ha visitato l’anno scorso l’esibizione allestita al MAXXI di Roma, “Retrospectrum”.

Con Dylan le sorprese sono all’ordine del giorno, anche alla sua veneranda età. Fra gli svariati interessi, Bobby da qualche tempo si è lanciato anche nel mondo del beverage, sponsorizzando una linea di tre whiskey americani in bottiglie artigianali. Si chiama “Heaven’s Door”, evocando il celebre tema di Pat Garrett & Billy The Kid, e l’etichetta riporta il disegno di una delle cancellate che dicevamo, realizzate fondendo utensili da cucina, catene e antiche armi da fuoco. Per gli appassionati più accesi, ecco con cosa brindare alla salute e alla fortuna dell’ottantatreenne maestro.

L’anniversario è stato ricordato nella rubrica “Almanacco” di Rete Uno (24.05.2024, ore 05:45)

80 anni Dylan: radici (1./5)

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