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Paul Glass fa 90

L’intervista al compositore e insegnante svizzero-americano che con la sua musica ha attraversato la storia artistica del Novecento

  • 21 novembre, 14:00
30:23

Paul Glass compie novant’anni

Musicalbox 19.11.2024, 16:35

  • Courtesy: Paul Glass
Di: Red. 

Il 19 novembre 2024 Paul Glass ha compiuto novant’anni. Christian Gilardi è andato ad intervistarlo a casa sua e per l’occasione ne ha ripercorso la straordinaria carriera, commentando alcune sue colonne sonore e raccontando il suo indissolubile e affascinante rapporto con il cinema, in parallelo con il suo percorso di compositore di opere contemporanee. Aprire il suo album dei ricordi significa viaggiare attraverso la storia del cinema e della musica, con aneddoti che hanno come protagonisti personaggi del calibro di Laurence Olivier, John Wayne o Stanley Kubrick e Quincy Jones.  

L’arrivo in Ticino

Prima ho studiato in Italia e sono diventato uno che ama la cultura italiana. Ho studiato con Goffredo Petrassi e con Guido Turchi, due grandi musicisti. Amavo proprio la cultura italiana, del tutto distante rispetto a quella statunitense. Era per me una meraviglia. Poi ho conosciuto diverse persone ticinesi in Italia, come Vinicio Salati e Felice Filippini. Così mi hanno invitato a fare loro visita in Ticino. Ho subito capito che il mondo culturale e artistico ticinese era di altissimo livello.

Compositore ad Hollywood

Ricordo che si lavorava veramente molto. Tante volte si passavano notti in bianco per arrivare in tempo con le scadenze. Sono riuscito a fare molti bei film nell’epoca d’oro del cinema americano, tra gli anni Trenta e Cinquanta. Avevo la possibilità di scrivere liberamente la mia musica per i film. Collaboravo attivamente con i registi, ci dialogavo durante tutte le fasi del processo creativo. Però mi dicevo: “Non è un mestiere per te fare musica da film. Hai fatto musica meravigliosa, ma non è per te. Tu devi fare la tua musica”. Così ho aperto un nuovo capitolo della mia vita in Europa.

L’ispirazione e i modelli artistici

I miei esempi del cuore sono cambiati nel tempo. Dai compositori rinascimentali italiani Giovanni Pierluigi da Palestrina e Monteverdi, ai grandi compositori tedeschi, sino ad arrivare alla contemporaneità con Luigi Nono, che ho avuto anche la fortuna di conoscere.

Il metodo di lavoro

Prima ci vuole un’idea specifica, un’immagine. Poi si pensa a come rappresentare in musica quell’idea, quell’immagine. Continuo a scrivere musica, devo sempre scrivere. Ho appena finito un trio per violino, violoncello e pianoforte. Voglio continuare a scrivere musica, perché creare fa bene allo spirito e alla salute.

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