Non sono passati nemmeno due anni dall’annuncio di Zerodue demo a oggi, pronti ad accogliere Acqua, il nuovo Ep di Ele A, l’11 di maggio. Ep per il quale sono già state annunciate le date di un tour che toccherà lo Sziget Festival in Ungheria, il ritorno al Mi Ami Festival a Milano, Radio Onda d’Urto a Brescia, una puntata a Londra prima della chiusura a novembre nella sua Lugano.
Ma chi è Ele A e come ha fatto a bruciare letteralmente le tappe di una carriera ormai lanciatissima? Nata Eleonora Antognini nel 2002 si approccia alla musica tramite lo studio del violoncello, prima di venir stregata dal rap del romano Gemitaiz, nella sua collana di mixtape QVC, giunta nel 2023 al suo decimo capitolo. Esce inizialmente con dei freestyle pubblicati sul suo profilo Instagram e poi con i suoi primi cinque brani pubblicati (due dei quali prodotti da Disse, produttore locarnese) per un primo CD autoprodotto. In Ticino di norma per gli artisti c’è un periodo di rodaggio piuttosto lungo, una sorta di crescita che li porta ad approcciarsi dopo qualche tempo alla vicina Italia e al nord del Gottardo per arrivare a un riconoscimento e all’entrata, citando un Bugo d’annata 2008, nel giro giusto. Ma Ele A sembra avere la capacità di saltare leggera sulle tappe di questa classico percorso, in maniera assolutamente spontanea. Nel mondo Hip-Hop i props, il rispetto espresso da un’artista verso un altro può letteralmente lanciare una carriera o mettere in luce qualcuno quindi, quando dalle stelle underground come la Lovegang 126 da Roma la citano come una delle rapper che ascoltano in un’intervista con Demented Burrocacao Su Rolling Stone ci si stupisce, con un sorriso pensando a un’investitura del genere. Esce Globo EP, siamo ad aprile 2023 e da allora il tutto sia apre ancor di più. Già, che durante l’estate c’è tempo per una sessione in studio con Goedi, Veezo, Ensi, Colombre e Disse per una Basta Session (NICE PEOPLE WITH BAD IDEAS) che attesta come nel lato creativo e nell’improvvisazione in studio possa portare ingredienti sapidi nel progetto:
Non si fa mancare un pezzo insieme a DJ Shocca e Guè e per un’esibizione al Longlake di Lugano in apertura ai Come Cose, con i quali chiude il concerto riprendendo Aspettando il sole di un certo Neffa, personaggio col quale condividerà, qualche mese dopo, un salotto alla Milano Musik Week insieme a Carlo Pastore.
Contestualizzando, essere chiamati su di un palco per parlare con uno dei maggiori artisti rap e soul della penisola che parla di strade parallele fra le due carriere, di ispirazione marxista nel rap che ti porta a non chiedere soldi ma a porsi domande, e nel riconoscere in Eleonora una rapper che è fuggita agli schemi beh, è un po’ come trovarsi al campetto e vedere passare Diego Armando Maradona che ti chiede un paio di tocchi e ti fa i complimenti, o, come direbbe Fabri Fibra, Tanta Roba.
L’estate si chiude Tennis Club, singolo dove Eleonora dimostra la sua eleganza classica con un suono che riesce ad essere attuale pur prendendo le mosse dal rap anni ’90, alternando barre rappate e momenti di canto che portano il brano verso un’orecchiabilità di livello. Nel frattempo su Ele A si accendono i riflettori di diversi programmi, con Amazon Breakthrough che la sceglie insieme a Kid Yugi ed a Mida come artisti da sostenere per la stagione 2023, in un format che in passato ha spinto nomi come Blanco, Mattak, Ditonellapiaga e Laila Al Abash. Sulla spinta di questa scelta anche Esse Magazine sale a Lugano per un approfondimento con Eleonora e Disse, nel quale il produttore racconta la crescita dell’amica ed Ele A ritaglia racconti personali a di crescita che ne incarnano il personaggio.
Il rap nasce dai confronti, dalle session, dalle posse track, dai featuring, dalle battle fra chi gioca con le rime e con il microfono. Prima della fine dell’anno Ele A viene messa a confronto con Slings e Diss Gacha, per un triangolo fra Lugano, Brescia e Torino in una posse track sponsorizzata da Red Bull, brand che negli ultimi anni ha foraggiato parecchie delle enttrate in studio più ficcanti con la collana delle 64 bars. Che dire del risultato? Dopo lo sfoggio di potenza e stile dei primi tre rapper Ele A dimostra quanto si possa prescindere da sfoggio e potenza giocando con l’eleganza e la leggerezza che la distingue, quel sentore “chicopiscopo” che Neffa spiega bene, nel rendere sexy e che suoni bene come espressione. Questa capacità le rende facile porsi e collaborare con rapper con penne, forza e direzioni molto diverse: nell’ultimo disco di Villabanks, con la produzione di Bassi Maestro, il duetto fra le due voci in Game valorizza l’uno e l’altro, dando l’ennesimo step di una carriera in ascesa.
Iniziato il nuovo anno si lancia il primo singolo (oltre che il primo estratto di quello che sarà Acqua, prossimo ep in uscita a maggio) Dafalgan, ennesima traccia dove l’equilibrio fra melodia ed energia rende allo stesso tempo fruibile e intrigante la sua proposta. Volgendosi a Nord Ele non rinuncia a mischiare tracce ed esperienze finendo in Belgio a collaborare con Peet per Leāo, brano contenuto nel suo ultimo album A demain per un unione franco-italiana che dimostra come possa essere spendibile anche su un piano internazionale. Oltre ai live internazionali, quelli citati a inizio articolo e la sua recente salita per un sold out a Parigi il prossimo step sarà l’ascolto del suo ultimo ep, Acqua, sette brani prodotti da Disse e pubblicato per EMI e Universal, che ci accompagneranno nei prossimi mesi, uscito sabato 11 maggio.
Se tre indizi fanno una prova qui di prove del talento e della crescita di Ele A ce ne sono parecchie, per un’artista che partita dal Ticino, una volta evitata la colonna sull’A2, non sembra avere limiti..
Jazz e Hip-Hop
Doppio Diesis 10.05.2024, 15:35
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