Artista discontinuo ma di eccezionale talento, autore di grandi successi, interprete di canzoni dialettali romanesche, infaticabile animatore delle notti capitoline e talvolta protagonista di storie di cronaca nera, Franco Califano nasce a Tripoli nel 1938 ma cresce e vive a Roma dove scompare il 30 marzo 2013, lasciando in eredità, tra canzoni e poesie, circa mille opere. La sua vocalità arrochita, accentuata da stravizi e sigarette, ha tonalità medio-basse e una tessitura limitata, ma le sue composizioni acquistano uno straordinario respiro melodico quando sono eseguite da interpreti del calibro di Ornella Vanoni (“La musica è finita”, “Una ragione di più”), Mia Martini (“Minuetto”, “La nevicata del ’56”), Mina (“Amanti di valore”), Peppino Di Capri (“Un grande amore e niente più”), Bruno Martino (“E la chiamano estate”), Fred Bongusto (“Questo nostro grande amore”) e moltissimi altri interpreti.
A raccontarci la parabola dell’artista romano Vito Vita e Giangilberto Monti autori, oltre che del fortunato “Franco Califano. Vita, successi, canzoni ed eccessi del Prévert di Trastevere” (pubblicato da Gremese editore), dell’originale radiofonico in 7 puntate prodotto e diffuso da Rete Due nel mese di ottobre.
Giangilberto Monti, coadiuvato da Mell Morcone al pianoforte, Marco Brioschi alla tromba e Alessio Pacifico alla batteria, interpretano inoltre alcune delle più significative pagine firmate dal “Califfo” che ne certificano l’assoluta qualità poetica.