Curiosità e trend

Gli ingredienti dell’estate, tra curiosità e ricette

Caldo e poca voglia di cucinare? Idee non banali, fresche e salutari per risolvere pranzi e cene

  • 23 luglio, 11:30
insalata anguria e cetrioli
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Di: Alice Tognacci

Siamo nel periodo più caldo dell’anno e il fisico richiede frutti e ortaggi che ci dissetano, reintegrando acqua e sali minerali persi a causa delle elevate temperature. Sono tanti e colorati gli ingredienti disponibili in questa stagione, ma forse, spesso, mancano le idee in cucina per non annoiarsi mangiando la solita “insalata”.
Per ogni ingrediente, poi, vi raccontiamo un po’ di curiosità, alcune di queste buone da sapere per le salute.

Buono a sapersi: la stagione offre ciò che più fa stare bene

Anguria, cetrioli, zucchine, ma anche pesche e melone, sono una preziosa fonte di acqua insieme a potassio, magnesio e altri sali minerali indicati ad attenuare i cali di pressione dovuti al caldo, e quindi aiutano ad accusare meno la fatica.

Pesche e melone sono ricchi di betacarotene, che aiuta il corpo a produrre melanina, necessario per rendere la pelle luminosa, sana e ambrata durante l’estate.

Nei frutti rossi sono abbondanti antociani e flavonoidi, che sostengono la microcircolazione, attenuando la sensazione di pesantezza alle gambe, gonfiore e ritenzione idrica.

Cetrioli: curiosità e idee in cucina

cetrioli
  • Foto di Jonathan Pielmayer su unsplash

La loro polpa croccante e il gusto delicato li rende versatili e associabili a tanti altri ingredienti di stagione, per antipasti, stuzzichini, sformati, salse, salse, conserve e insalate, ma anche abbinabili a formaggi freschi o come tocco aromatico a drink dissetanti.

La loro succosità, poi, si sposa molto bene con la frutta secca a guscio, soprattutto arachidi tostate, nocciole e mandorle.

Cetrioli

L'ora della terra 30.05.2021, 09:05

  • iStock-

Curiosità

Sono i “fratelli” di melone e anguria
Senza il gusto zuccherino, i cetrioli sono dissetanti quanto melone e anguria, contengono infatti il 96% di acqua e appartengono alla stessa famiglia botanica dei due frutti.

Se fermentati...
Come tutti i fermentati sono salutare per l’intestino, ma il classico cetriolino sott’aceto o in salamoia, grazie al gusto intenso, può essere un ottimo ingrediente da aggiungere al posto del sale o salse: il gusto inteso aiuta a ridurre il bisogno di grassi o sale nelle insalata o altre preparazioni.

Sazianti e idratanti, con la buccia!
Quando aggiunti alle insalate le rendono più sazianti e sono prefetti per liberarsi dei liquidi che causano gonfiori e ritenzione idrica.
Se provenienti da agricoltura biologica, il consiglio è di consumarli con la buccia perché apportano più fibre, sostanze antiossidanti, magnesio e potassio.

  • Farciti e abbinati a formaggi freschi locali
    Senza cottura, questa ricetta può essere un’idea fresca e veloce per degli aperitivi e, perché no, spuntini. Il connubio dei due ingredienti ne esalta la freschezza. Oltre a proporre i cetrioli farciti in forma di “roulade”, si possono anche farcire presentandoli a “tronchetto”, dunque tagliando il cetriolo in sei parti (a dipendenza della lunghezza), scavando la parte interna per togliere la polpa con i semi e per creare lo spazio in cui andare a inserire la crema di caprino o, perché no, a base di yogurt.

  • Come zuppetta, centrifugato, salsa o dip, alla base di piatti di carne, pesce o vegani
    Abbinati ad altri ingredienti cremosi, o lasciati anche semplicemente da soli, i cetrioli si prestano ad essere frullati e diventare così una zuppetta estiva che aggiunge aromaticità e freschezza, sgrassando anche le preparazioni impanate, per esempio, o fritte.
    Frullato con peperoni, zucchine, spinacini, cipollotti, yogurt, succo di limone ed erbe aromatiche, diventa un insolito “gazpacho”.

  • Abbinati a frutta come pesce, melone, frutti di bosco e anguria
    Spesso non ci pensa, ma le preparazioni che mescolano frutta e verdura sono sempre vincenti, perché vantano una completezza di sapori, acidità, freschezza e note dolci invidiabili; senza contare la consistenza croccante e carnosa a contrasto.
    Un suggerimento, quindi, è quello di preparare un contorno o un’antipasto semplicemente abbinando cetrioli, pomodori, anguria, pesche e condire il tutto con una citronette o semplicemente con sale, pepe e olio, finendo con qualche foglia di menta. Volendo, si può arricchire questa insolita insalata con mozzarelline o, per renderla un piatto completo, aggiungere un cereale.

Peperoni: curiosità e idee in cucina

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  • iStock

Coloratissimi, saporiti, carnosi e croccanti, i peperoni sono sicuramente un ingrediente immancabile sulla tavola estiva. Cotti, crudi, ripieni, in terrina, con la pasta o in zuppa, sono tra gli eclettici ingredienti dell’estate.
Botanicamente il peperone è una bacca, come la zucca, e arrivò in Europa dopo la scoperta del Nuovo Mondo, grazie agli spagnoli.

Zolfo e fiammiferi per i peperoni dell'orto

RSI Food 07.07.2020, 17:55

Curiosità

In origine i peperoni sono piccoli, allungati o sferici
Le varietà dei colorati peperoni sono numerosissime e antiche, ma nulla hanno a che vedere con i peperoni a cui siamo abituati sui banchi del supermercato: le varietà antiche sono piccole, di forma allungata a “cornetto” o sferiche, che si distinguono per gusti e consistenze diverse. Quelli “di massa” sono frutto di incroci fatti per ottenere peperoni di più grande pezzatura e regolari, resistenti alle malattie e ben conservabili.

Perché i peperoni possono essere difficili da digerire?
I peperoni, come altri membri della famiglia delle Solanacee (come pomodori, patate e melanzane), contengono solanina, un composto che in grandi quantità può essere tossico e può irritare lo stomaco di quelle persone che hanno un sistema digestivo sensibile. La buccia, poi, essendo spessa e fibrosa, può rimanere parzialmente indigesta, causando disagio o sensazione di pesantezza. I peperoni contengono anche carboidrati come il raffinosio, uno zucchero che può causare gas e gonfiore.

Per non annacquare i piatti...
Se cotti, i peperoni rilasciano molta acqua; è vero che si può recuperare e utilizzare come ingrediente per preparare un’emulsione per condire, ma si volesse evitare di fare perdere troppa acqua in cottura, basterà conservare il peperone e farlo maturare fuori dal frigorifero.

Una versione di gazpacho da provare, parlando di peperoni, è quello a base di pomodori, lamponi e peperoni: con l’aggiunta di mandorle e cetrioli, seguendo i procedimenti tipici per la preparazione del gazpacho, è un’idea per una zuppa fredda estiva diversa dal solito.

Fagiolini: curiosità e idee in cucina

fagiolini
  • Foto di Sonja Langford su unsplash

I fagiolini freschi, conosciuti anche come fagiolini verdi o cornetti, sono una verdura dal sapore delicato molto diffusa e apprezzata. Come nel caso dei peperoni, anche i fagiolini, originari del Centro e Sud America, arrivano a noi grazie agli spagnoli nel XVI secolo, inizialmente come pianta rampicante ornamentale.
Sono di forma allungata e sottile che varia a seconda della varietà, così come il colore, esistono infatti fagiolini gialli (detti anche “fagiolini cerosi”) e viola.

Curiosità

Ricchi di principi salutari e poco calorici
I fagiolini sono spesso sottovalutati, ma sono ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti che contribuiscono a una dieta sana. Contengono anche minerali come ferro, magnesio e potassio. Sono anche a basso contenuto calorico e privi di grassi.

I fagiolini sono fagioli immaturi
Diversamente dai fagioli secchi, i fagiolini vengono consumati freschi, compresi i baccelli. Questo è il motivo per cui sono anche noti come “mangiatutto”; i fagiolini freschi, dunque, sono i baccelli immaturi del fagiolo comune.

Taccole (o piattoni) e fagiolini sono due ortaggi differenti
Anche se a volte possono essere confusi per via della loro forma simile, fagiolini e taccole non appartengono alla stessa specie: le taccole, infatti, appartengono alla specie Pisum sativum, la stessa dei piselli; mentre i fagiolini appartengono alla specie Phaseolus vulgaris, la stessa dei fagioli comuni.

Anguria: curiosità e idee in cucina

Insalata di anguria e cetrioli con feta
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L’anguria è un frutto estivo amato per il suo gusto dolce e rinfrescante, infatti è composto per circa il 92% da acqua, rendendolo un frutto estremamente idratante e dissetante. Originaria dell’Africa, dove cresceva spontaneamente, l’anguria è stata coltivata in Egitto già nel 2000 a.C. e rappresentata in geroglifici sulle tombe dei faraoni.

Curiosità

Innumerevoli varietà
Esistono oltre 1200 varietà di angurie in tutto il mondo. Possono variare in dimensione, forma (rotonda o ovale), colore della polpa (rossa, rosa, gialla, arancione e persino bianca) e contenuto di semi.

Una macchia per capire se è matura
Un modo per capire se un’anguria è matura è cercare una macchia gialla sulla buccia, chiamata “campo”, dove l’anguria è stata a contatto con il terreno: la presenza di una macchia gialla indica che il frutto ha maturato al sole.

In Giappone l’anguria è quadrata
In Giappone, gli agricoltori coltivano angurie quadrate facendole crescere all’interno di contenitori di vetro. Questo rende le angurie più facili da impilare e conservare, anche se sono spesso più costose e meno dolci rispetto a quelle tradizionali ed utilizzate soprattutto per scopi ornamentali.

L'anguria cubica

Telegiornale 07.08.2017, 22:00

Oltre ad essere consumata fresca, l’anguria può essere utilizzata in una varietà di piatti, come insalate, succhi, cocktail, gelati, sorbetti e persino grigliata. È un frutto versatile che può essere utilizzato in molti piatti dolci e salati.

  • Insieme al formaggio nelle preparazioni salate
    In preparazioni salate l’anguria regala accostamenti inusuali ma deliziosi, soprattutto se accompagnata a formaggi caprini o feta.

  • La buccia è deliziosa in cucina
    Anche se meno comune, la buccia dell’anguria è commestibile ed è ricca di citrullina e fibre. Può essere utilizzata per fare sottaceti, marmellate o insalate.

  • La polpa, dissetante al massimo
    Non solo in versione freschissima e al cucchiaio sotto forma di granita, ma anche al cucchiaio in un gazpacho gourmet unito a dei pomodori (che con l’anguria stanno benissimo e ne esaltano i sapori).

Melone: curiosità e idee in cucina

Melone e mani di Elodie Luvenga
  • Elodie Luvenga

Il melone appartiene alla famiglia delle cucurbitacee (come le zucche e l’anguria) e nasce da una pianta rampicante diffusa in Europa, in zone dal clima mite, dopo il XV secolo. Ne esistono numerosi varietà che ne determinano il gusto, l’aspetto e la consistenza. Di certo è un frutto che si presta molto bene anche a preparazioni salate e si sposa con gusti intensi e saporiti come il classico prosciutto o dei formaggi stagionati, dal sapore deciso o degli erborinati: un’idea è quella di servire un’insalata con melone, verdure grigliate, rucola, frutta secca come nocciole o mandorle, e del formaggio stagionato dell’alpe in scaglie.

Liscio, retato o verde

Sebbene siano molto simili al gusto, fresco e succoso, i meloni che si possono trovare in commercio sono diversi:

- melone liscio: ha la buccia esterna liscia e una polpa di colore giallo aranciato inteso;
- melone retato: ha la buccia rugosa e la polpa di colore più chiaro;
- melone verde: conosciuto anche come “melone d’inverno” perché la sua conservabilità lo rende disponibile anche fuori stagione, ha una polpa di colore arancione intenso.

Come riconoscerne la freschezza

Il primo indizio per riconoscere un buon melone è il profumo, che deve essere intenso e dolciastro.
All’aspetto non deve presentare macchie o ammaccature e, al tatto, il picciolo deve essere “tenero” ed “elastico” se leggermente tirato.
Un buon modo per riconoscerne la freschezza, poi, è prenderlo e batterlo leggermente sulla buccia con le dita: il suono deve essere sordo, senza rimbombo.

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