Territorio e tradizioni

L’ape nera: un patrimonio culturale svizzero da salvare

Fino a 150 anni fa era l’unica ape da miele presente in Svizzera per poi rischiare l’estinzione

  • 18 maggio 2022, 12:57
Ape nera svizzera (Apis mellifera mellifera)

Ape nera svizzera (Apis mellifera mellifera)

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Di: Alice Tognacci 

L’Apis mellifera o ape da miele

L'ape europea (Apis mellifera), o ape da miele, è la specie di ape più diffusa al mondo. Proverrebbe dall’Asia occidentale, dove si è evoluta più di sette milioni di anni fa, per poi diffondersi un milione di anni dopo in Africa ed Europa dando vita a 27 sottospecie oggi presenti in tutto il mondo eccetto l'Antartide. Queste sottospecie di api da miele riconosciute si differenziano nella morfologia e nelle caratteristiche molecolari. Alcune sottospecie hanno la capacità di tollerare climi più caldi o più freddi, altre invece possono variare anche nel loro comportamento difensivo, la lunghezza della lingua, l’apertura alare e la colorazione. Un’altra caratteristica variabile è rappresentata dal pattern composto dalle strisce nere sull’addome: alcuni sono più scuri mentre altri hanno un maggior mix di strisce chiare e scure.

Le principali conosciute per la produzione di miele sono l'ape nera (Apis mellifera mellifera), diffusa in nord Europa; la Carnica (Apis mellifera carnica), originaria della fascia che va dall'Austria alla Slovenia alla Russia; e la Ligustica, o ape italiana (Apis mellifera ligustica), la più diffusa anche nelle nostre regioni e sicuramente la più docile.

L’ape nera, in Svizzera, fino agli anni ’50 del secolo scorso, è stata l’unica ape da miele presente, poi, la Carnica fu importata in modo massiccio dalla Slovenia andando a sostituirsi alla “sorella” nera, la qual cosa ha portato a un impoverimento della biodiversità locale e alla presenza sempre più ridotta dall’ape nera indigena, portando al rischio di estinzione.

L’ape nera: un patrimonio culturale svizzero da salvare

Come anticipato, l’ape nera o Apis mellifera mellifera è un’antica sottospecie autoctona della più comune Apis mellifera e, oltre ad altre positive caratteristiche, si distingue per la colorazione scura del corpo intervallata da striature di peluria chiara.

Negli ultimi 150 anni, però, è stata progressivamente sostituita da nuove specie introdotte in molte regioni svizzere, al punto da essere considerata minacciata. Per garantirne la sopravvivenza a lungo termine è indispensabile modernizzare gli allevamenti e creare delle aree protette. Per questo motivo, Slow Food, con la collaborazione di ProSpecieRara e l’Associazione svizzera degli amici dell’ape mellifera che conta ben 500 membri, hanno istituito il Presidio Ape nera svizzera.

Diversi apicoltori in Svizzera interna si sono uniti per salvaguardare la purezza di questa sottospecie, istituendo aree protette e promuovendo i prodotti frutto del loro lavoro come miele, propoli, cera e pappa reale, in modo da sostentare la presenza dell’ape nera in Svizzera, come natura ha voluto sin dall’inizio.

Non solo questa piccola amica scura e laboriosa fa parte del nostro patrimonio culturale, ma la sua presenza apporta ecologicamente un grande beneficio sia all’agricoltura, che alla conservazione della diversità nella flora.

Qualche curiosità sull’ape nera svizzera

In Canton Glarona sono consentiti solo allevamenti di ape nera: per salvaguardare una specie di api è indispensabile allevarla in purezza, senza interferenze di altre sottospecie per evitare contaminazioni di “razze” e per il mondo delle api è una cosa abbastanza complessa dato che si accoppiano in volo e trovare fuchi (ape maschio) di altre sottospecie durante il volo è molto probabile. Il Canton Glarona ha risolto questo problema politicamente, permettendo l’allevamento di sole api nere. In alternativa, non riuscendo a mettere tutti gli apicoltori d’accordo, c’è l’istituzione di regioni isolate all’interno dei cantoni come succede già in Canton Obvaldo e Berna.

Queste soluzioni, non solo sono possibilità tangibile per proteggere la scomparsa di quest’ape autoctona così preziosa, è anche un modo per esaltarne i tratti positivi della specie. L’ape nera, infatti, è conosciuta per essere mansueta e quindi adatta all’allevamento, i problemi nascono con gli incroci: si è notato che contaminazioni di altre sottospecie possono dare vita ad api più aggressive.

Il nero, il colore adatto alla montagna: dopo l’ultima glaciazione, l’ape nera è stata l’unica sottospecie europea in grado di riappropriarsi del suo habitat a nord delle Alpi dimostrando un’eccellente capacità di adattamento al clima e alla flora locali. Questa ape, infatti, tra le sue caratteristiche, è conosciuta per sopportare i climi freddi. Ci credereste che questa peculiarità è da imputare al suo colore scuro? Ebbene, il nero della loro livrea permette alle api di scaldarsi più velocemente al sole e quindi di sopportare anche temperature più rigide rendendola sempre attiva in grado di volare anche a basse temperature.

Gita in Svizzera interna? Proviamo i prodotti dell’ape nera svizzera: come consumatori, l’unico modo che abbiamo per sostenere questo prezioso lavoro di salvaguardia della biodiversità portato avanti dagli apicoltori, è andare alla ricerca di prodotti che questa piccola amica preziosa per il territorio offre come miele, pappa reale, propoli, cera e l’apitossina (una medicina alternativa). Magari, con una gita fuoriporta in Svizzera interna potrebbero interessarvi questi indirizzi di produttori riportati da Slow Food nella sezione del presidio dedicato all’ape nera.

Come riporta ProSpecieRara: seguiamo il motto “usalo per non perderlo”!

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