Manca una quarantina di giorni al voto e la tendenza elettorale di fondo, inquadrata a più riprese nei mesi precedenti, non fa che rafforzarsi: i partiti di orientamento ambientalista, in buona sostanza, potrebbero ottenere una storica affermazione alle prossime Elezioni federali. È quanto conferma anche l’ultimo Barometro elettorale elaborato per la SSR dall’istituto demoscopico Sotomo.
Il sondaggio si basa sulle risposte fornite online da più di 17'000 aventi diritto
L’aumento dei consensi per ecologisti e Verdi liberali, rispetto alle elezioni per il Consiglio nazionale di 4 anni fa, è rispettivamente di 3,4 e 2,3 punti percentuali. Ora, se è vero che i due partiti non sono propriamente ascrivibili ad una comune area politica (i Verdi si collocano chiaramente a sinistra, mentre i Verdi liberali si posizionano più al centro), è altresì vero che insieme otterrebbero un numero di preferenze superiore a quello dei liberali-radicali. Il dato è certamente significativo.
Più nel dettaglio: a fronte della crescita di Verdi e Verdi liberali, l'arretramento per il PPD
Il PLR è comunque l’unico, fra i partiti rappresentati in Consiglio federale, a mostrare un aumento di consensi, per quanto contenuto. Il PS mantiene sostanzialmente le sue posizioni, mentre l’UDC, pur in calo di 2,6 punti percentuali, sembra essere riuscita a stabilizzare quell’erosione evidenziata da tutti i precedenti sondaggi. Delicata si fa invece la situazione per il PPD: con una perdita di consensi di quasi un punto e mezzo, deve ormai confrontarsi alla prospettiva di dover cedere ai Verdi, in pieno slancio, la posizione di quarto partito più forte in Consiglio nazionale. Esulando infine dall’area di Governo, prosegue la crisi del PBD, partito accreditato ormai solo del 2,6%.
Ma dove si localizzano, in particolare, queste variazioni nei rapporti di forza fra i vari partiti? I socialisti, stando agli esiti del sondaggio, guadagnano qualcosa nella Svizzera tedesca ma perdono chiaramente terreno in Romandia. I Verdi, invece, sottraggono preferenze al PS e vedono crescere i loro simpatizzanti in ambedue le maggiori regioni linguistiche. L’arretramento del PPD appare ben più marcato nella Svizzera francese rispetto a quella tedesca. Sul piano dei grandi schieramenti, l’avanzata dei Verdi e la tenuta del PS si traducono in una evidente progressione per l’area di sinistra. Perdono invece colpi quella di destra, che riunisce UDC e PLR, e quella di centro, esposta ormai da anni ad una continua erosione.
Dai partiti ai dossier
Detto delle preferenze politiche, quali sono, secondo i partecipanti al sondaggio, le maggiori sfide da affrontare nella prossima legislatura? I costi della salute, con i premi di cassa malati in evidenza, figurano sempre in testa all'ordine delle priorità.
Le sfide politiche più importanti: le priorità secondo il dato nazionale emerso dal sondaggio
Seguono le implicazioni dei mutamenti climatici (che per una maggioranza degli interpellati rappresentano anche il tema giudicato più pertinente in funzione delle decisioni di voto) e le relazioni con l'Unione europea.
Le maggiori sfide politiche: la graduatoria espressa dai partecipanti al sondaggio nella Svizzera italiana
Nella Svizzera italiana primeggia invece il dossier dei rapporti con Bruxelles. È questo il dato che emerge dal rilevamento a livello regionale, se si inquadrano i temi giudicati non solo importanti, ma anche più pertinenti per le decisioni di voto. A seguire, la problematica dei premi di assicurazione malattia e le questioni concernenti immigrazione e stranieri. Il tema dei mutamenti climatici, rispetto al precedente sondaggio, sembra invece aver perso terreno nella percezione degli interpellati della Svizzera italiana.
RG 18.30 del 05.09.19 - L'intervista di Elisa Raggi al politologo Michael Hermann
RSI Info 05.09.2019, 20:40
Contenuto audio
Il sondaggio, attivato sui portali d'informazione della SSR fra il 19 e il 25 agosto, si basa sulle risposte espresse online da più di 17'000 persone. Il margine statistico di errore, per eccesso o per difetto, è di 1,2 punti percentuali.
Alex Ricordi