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Polonia, Corte costituzionale boccia le multe dell’UE

Il tribunale ha emesso la sua decisione nel giorno in cui, con ogni probabilità, i populisti nazionalisti perderanno il potere

  • 11 dicembre 2023, 15:08
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Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki (C-R) parla al Sejm, la camera bassa del parlamento polacco, a Varsavia, Polonia, 11 dicembre 2023

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info

La Corte costituzionale della Polonia ha stabilito lunedì 11 dicembre che le multe imposte dalla Corte di giustizia europea per il mancato rispetto delle sue sentenze sono contrarie alla legge fondamentale del Paese.

Il tribunale, che secondo Bruxelles non soddisfa più i requisiti di indipendenza, ha stabilito che le multe imposte in seguito alla controversa riforma del sistema giudiziario e a causa della gestione ritenuta criminale di una miniera di carbone “sono contrarie alla Costituzione polacca”.

Il tribunale ha emesso la sua decisione nel giorno in cui, con ogni probabilità, i populisti nazionalisti perderanno il potere a seguito di un probabile voto di sfiducia al governo di Mateusz Morawiecki. Donald Tusk, leader di una coalizione di forze pro-europee, è certo, salvo sorprese, di essere eletto dal Parlamento come nuovo Primo Ministro della Polonia questa sera.

La Corte, che si è già pronunciata in diverse occasioni sulla supremazia del diritto polacco rispetto a quello dell’UE, è stata adita nel 2021 dall’ex ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro dopo che la Corte europea dell’Unione europea (CGUE) aveva condannato la Polonia a pagare una multa giornaliera di 500’000 euro per essersi rifiutata di chiudere un’enorme miniera di lignite già denunciata dalla vicina Repubblica Ceca per motivi ambientali.

Un mese dopo, la CGUE ha condannato Varsavia a pagare una sanzione giornaliera di 1 milione di euro, successivamente dimezzata, per non aver sospeso l’applicazione della legislazione relativa ai poteri della camera disciplinare della Corte suprema polacca, che era stata criticata dall’UE. L’importo totale delle sanzioni accumulate in quest’ultimo caso ha superato i 500 milioni di euro.

Varsavia e Bruxelles restano ai ferri corti per le controverse riforme giudiziarie introdotte dal governo nazionalista uscente del partito Diritto e Giustizia (PIS). Secondo Bruxelles, queste riforme ostacolano le libertà democratiche, mentre il PIS sostiene che sono necessarie per sradicare la corruzione tra i giudici.

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Telegiornale 09.12.2023, 12:30

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