Ricevere le chiavi all'arrivo direttamente dal proprietario; avere la possibilità di contattarlo durante il soggiorno; ottenere prospetti e materiali sulla regione dove ci si trova e sulle attività per i bambini: sono questi i tre desideri dei visitatori (non "alberghieri") che scelgono di trascorrere un periodo di ferie in Ticino, fotografati in uno studio pubblicato mercoledì dall'osservatorio del turismo dell'Università della Svizzera italiana, in collaborazione con l'Associazione case e appartamenti di vacanza.
Se il secondo consiglio — avere un "filo diretto" costante con l'ospitante — è favorito dai meno giovani, il terzo — dépliant su territorio e offerte per lo svago dei più piccoli — riguarda piuttosto le famiglie, si legge nel comunicato.
Lo scopo dell'indagine è quello di individuare le aspettative degli ospiti — soprattutto svizzero-tedeschi del Nord-ovest (Basilea, Argovia) e Zurigo, dai 41 ai 60 anni e con un soggiorno medio di sette giorni —per migliorarne l’esperienza, fidelizzarli e accrescerne il mercato grazie al passaparola.
px
Per saperne di più: - -
il sito web dell'osservatorio del turismo (sezione approfondimenti)
- lo studio integrale (in pdf)
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/info/ticino-grigioni-e-insubria/3lcbk7-lo-studio-integrale-in-pdf/download/acav-final2018.pdf