Consumi

I comuni nel mirino dei cibercriminali

Il gruppo che ha rubato e diffuso i dati informatici degli abitanti di Rolle è pronto a nuove azioni

  • 6 settembre 2021, 12:42
  • 20 novembre, 19:43
02:40

RG 12.30 del 06.09.21: il servizio di Aron Guidotti

RSI Info 06.09.2021, 12:42

  • RTS

Altri comuni svizzeri sono nel mirino dei pirati informatici che hanno attaccato i sistemi del comune di Rolle carpendo le informazioni di 5'000 abitanti. Dopo che il Municipio si è rifiutato di pagare riscatti sono state diffuse nel darknet, la parte oscura del web, dove da tre mesi si trovano indirizzi e-mail, numeri di telefono, numeri di carte di credito, permessi di soggiorno e altri documenti che erano conservati dall'amministrazione della località vodese. Il gruppo ha confermato lunedì al quotidiano Le Temps quello che aveva già detto alla RTS: siamo pronti ad attaccare altri comuni. Un'eventualità che preoccupa poiché, come confermato alla RSI dalla rappresentante dell'Associazione dei comuni svizzeri (ACS) che segue la vicenda Manon Röthlisberger, "alcuni sono chiaramente in ritardo" e non sono molto ben attrezzati per proteggersi dai cibercriminali.

02:07

Rolle, attacco informatico

Telegiornale 26.08.2021, 22:00

L'associazione dei comuni invita i propri affiliati a tenere alta la guardia e li sensibilizza affinché adottino una serie di accorgimenti per migliorare il livello di sicurezza. "Un buon antivirus e una gestione decentralizzata dei dati" sono già di aiuto, ma non proteggono da intrusioni sofisticate.

"Neutralizzano il sistema di backup e procedono a cifrare i dati. In questo caso parliamo di catastrofe perché l’amministrazione pubblica sotto attacco si ritrova con un sistema completamente bloccato. E per ripartire deve assolutamente pagare il riscatto. Non ci sono altre soluzioni", spiega l'esperto di sicurezza informatica Dominique Vidal. Però, avverte allo stesso tempo, "se si procede a un primo pagamento, il messaggio che passa ai cibercriminali è che conviene attaccare le amministrazioni pubbliche. Rischiano quindi di entrare in un circolo infernale in cui verranno attaccate continuamente".

In caso di richieste di riscatto i comuni possono rivolgersi al Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) che, a sua volta, sconsiglia categoricamente il pagamento per non rendere più forti i gruppi dediti alla criminalità informatica. In futuro dovrebbero poter contare anche sull'aiuto degli specialisti del Comando Ciber dell'esercito che, come assicurato dalla consigliera federale Viola Amherd presentando la novità, fornirà appoggio in via sussidiaria alle autorità civili.

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