Le autorità di Rolle (VD), dopo aver taciuto e poi minimizzato la portata del furto di dati, di fronte alle rivelazioni giornalistiche hanno ammesso di aver "sottovalutato" la gravità del pirataggio informatico che il comune aveva subito a maggio. Come risultato di questo attacco, una grande quantità di dati riguardanti, in particolare i residenti, è finita sul dark web. Le ricerche condotte da vari media hanno permesso di determinare che da circa tre mesi online si possono trovare numeri AVS, pagelle scolastiche, rapporti sulla valutazione degli impiegati e anche una proposta di accordo fiscale.
L'hackeraggio, come detto, ha avuto luogo alla fine di maggio, ma è stato rivelato solo la scorsa settimana dal sito Watson.ch, prima che il quotidiano romando Le Temps lo portasse sotto i riflettori dell’opinione pubblica. L’attacco era di tipo "ransomware", con i criminali che rubavano i dati e chiedevano un riscatto che il comune vodese non ha voluto pagare tanto che le informazioni sono state diffuse nella parte oscura della rete.
"Il comune si rammarica di aver sottovalutato la gravità dell'attacco, l'uso inopportuno dei dati e per la mancanza di trasparenza nei confronti della popolazione” ha detto la sindaca di Rolle Monique Pugnale, citata in un comunicato pubblicato dal comune sulla vicenda. Pugnale riconosce anche "una certa ingenuità di fronte alle questioni legate al dark web e alla gestione degli atti malevoli di hacking" pur avendo “informato del pirataggio l'unità di emergenza informatica della Confederazione (GovCERT), la polizia vodese e una società specializzata”.
ATS/RG/Swing
Rolle, attacco informatico
Telegiornale 26.08.2021, 22:00