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Il certificato Covid vale in Italia ma...

Il Governo italiano accetta il cosiddetto Green Pass rilasciato dalle autorità elvetiche anche se non è ancora arrivato il riconoscimento europeo

  • 6 luglio 2021, 12:47
  • 20 novembre, 20:05
01:40

RG 12.30 del 06.07.21: la corrispondenza di Anna Valenti

RSI Info 06.07.2021, 12:34

  • @Ti-Press
Di: Diem/RG 

I residenti in Svizzera che hanno ottenuto il Certificato Covid (perché vaccinati o perché guariti) rilasciato dalla Confederazione e vogliono recarsi in Italia non devono necessariamente fare il tampone per provare la propria negatività al virus. Il Governo di Roma riconosce il cosiddetto Green Pass elvetico anche se da Bruxelles non è ancora giunto il via libera definitivo alla sua parificazione con quelli emessi dagli altri Stati già integrati nella piattaforma ideata per garantire la libera circolazione delle persone alla quale, oltre alla Svizzera, aspettano di collegarsi a tutti gli effetti anche San Marino e il Vaticano.

L'indicazione è contenuta nell'ordinanza del ministro della Sanità entrata in vigore il 1° luglio. All'articolo 2 stabilisce il riconoscimento delle certificazioni rilasciate dalle autorità dei Paesi UE o Schengen (tra cui la Svizzera). Sono ritenute equivalenti alle certificazioni rilasciate sulla base del regolamento europeo riguardante il Green Pass purché siano redatte in una delle lingue previste (italiano, inglese, francese o spagnolo) e basate sugli stessi criteri: vaccinazione completa con preparato validato in Europa, avvenuta guarigione o comprovata negatività con un tampone antigenico rapido o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti. Ciò che per la Svizzera è pienamente il caso.

La questione sulla carta sembrerebbe risolta. Però si potrebbero anche rischiare sorprese, come avverte il sito Viaggiare sicuri che, in quanto servizio ufficiale dell'unità di crisi del Ministero degli Esteri, è il punto di riferimento per chi vuole recarsi in Italia e per gli italiani che vogliono andare all'estero.

Avvertenze

Compilato il formulario online si trova la conferma che, in assenza del EU Digital Covid Certificate, dal 1° luglio è possibile varcare la frontiera italiana con il certificato vaccinale svizzero (la vaccinazione deve essere stata completata almeno 14 giorni prima dell'ingresso) e con l’obbligo di compilare il Passenger Locator Form digitale europeo.

Sullo stesso sito però avvertono l’utenza sul fatto che il questionario ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale in merito alla normativa vigente in Italia in materia di spostamenti da/per l’estero e che il risultato del questionario non garantisce l’ingresso nel Paese, che è rimesso alla valutazione degli ufficiali preposti ai controlli di frontiera.

Quindi quanto figura su Viaggiare sicuri non ha valore legale e a chi intende entrare in Italia le stesse autorità della Penisola raccomandano di verificare attentamente la normativa vigente, prima di mettersi in viaggio, e, in caso di dubbi, di contattare la polizia di frontiera, la prefettura o il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.

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