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Olio di palma e banche svizzere

Due ONG, una cattolica e l’altra protestante, denunciano il finanziamento di progetti illegali

  • 6 marzo 2017, 12:10
  • 23 novembre, 06:33
Deforestare per fare spazio alla redditizia palma

Deforestare per fare spazio alla redditizia palma

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Alcune banche svizzere sono implicate nel controverso commercio dell’olio di palma in Indonesia, stando a quanto denunciato lunedì dall’associazione cattolica Sacrificio Quaresimale e da quella protestante Pane per il prossimo. Le due ONG chiedono che questi istituti spingano le aziende che finanziano a rispettare le leggi e le popolazioni locali. I risultati delle analisi condotte da Wahli, organizzazione partner di Pane per il prossimo sul posto, sono state presentate a Berna.

Credit Suisse è ad esempio coinvolto con 901 milioni di dollari che finanziano due imprese (Bumitana e IOI Corporation), accusate di aver impiantato le proprie palme “senza l’approvazione preventiva degli abitanti dei villaggi” e in zone proibite. Viene inoltre sottolineato come gli istituti bancari abbiano sottoscritto delle regole etiche internazionali e i principi dell’ONU, oltre ad avere direttive interne che vanno in questa direzione.

Nell’ambito della campagna ecumenica 2017 le due organizzazioni esigono pertanto che gli istituti finanziari elvetici si assicurino che i loro clienti rispettino le norme internazionali che loro stessi riconoscono.

ATS/dielle

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