Taglio dei capelli e della barba alla moda, completo blu scuro che ha tutta l’aria di essere stato cucito su misura. Di fianco a questa fotografia, un’altra nella quale indossa dei più professionali pantaloni e camice verdi da chirurgo. Si presenta così sul suo profilo Facebook M.C., medico 32enne salito agli onori della cronaca nelle ultime 24 ore, in quanto indagato dalla procura di Milano per omicidio colposo. Fatti che non sono circoscritti alla vicina metropoli, ma che presentano anche addentellati tutti ticinesi.
La vicenda inizia con una romena di 36anni che si rivolge a lui per una liposuzione. Appena dimessa dallo studio-appartamento di Via Podgora a Milano si sente male. Torna in patria ma le sue condizioni peggiorano. Viene operata più volte a Bucarest e poi trasferita di nuovo in Italia, a Brescia. Lì, dopo nove mesi di agonia, muore a causa “di un’infezione devastante nelle parti basse”, si legge sui media italiani.
La notizia dell'apertura dell'inchiesta nel notiziario delle 23.00 del 12.04.2018
RSI Info 13.04.2018, 15:08
Contenuto audio
Dal profilo Facebook del medico
E ora il lato svizzero: il protagonista sul sito della clinica milanese in cui opera e sui social network afferma di vivere a Lugano e di esercitare presso la SHB Clinic. Una clinica che ha anche una pagina web, sulla quale l’uomo si presenta così: “Il Dott. M.C., autorevole esperto in campo di rigenerazione dei tessuti con cellule staminali da tessuto adiposo, si occupa di medicina e di chirurgia estetica ed esercita presso la struttura SHB Clinic situata nel cuore di Lugano (…). Ha collaborato con le più importanti strutture italiane ed estere”.
La presentazione della struttura sanitaria è invece la seguente: “Swiss Health & Beauty è una nuova realtà medica svizzera basata principalmente su tecniche chirurgiche rigenerative. Ha sede in un’area centrale e prestigiosa di Lugano, alla fine di Via Nassa (…) Presso SHB Clinic eseguiamo molti lavori rigenerativi e cosmetici”.
Il sito internet della SHB
Il sito in questione ha fatto saltare la mosca al naso alle autorità cantonali, che hanno dato il la a tutta una serie di verifiche per capire con chi avessero a che fare.
“Questa persona non è autorizzata ad esercitare da noi: non ha mai ottenuto i necessari via libera e comunque non avrebbe potuto poiché non ha conseguito le necessarie specializzazioni”, ci conferma Stefano Radczuweit, responsabile della Divisione della salute pubblica. M.C. è sì medico – il suo nome, abbiamo verificato, figura infatti sull’albo dei medici chirurghi di Novara, dove si è laureato nel 2012 – ma lo stesso ha portato a termine solo i sei anni di studio accademico di base. Per indossare il camice, in Svizzera serve invece un titolo di specializzazione riconosciuto ai sensi della legge federale sulle professioni mediche universitarie.
Le spiegazioni di Stefano Radczuweit, responsabile della Divisione della salute pubblica
RSI Info 13.04.2018, 17:30
Contenuto audio
Una società iscritta al registro di commercio
Nonostante le informazioni contenute sul web, Radczuweit ci ha spiegato che il giovane medico non sembra essere mai stato attivo in Svizzera ("il suo avvocato ci ha comunicato che non lavora in realtà da noi"), anche se l’SHB Clinic SA è tuttora iscritta al registro di commercio del canton Ticino. Quindici le righe necessarie per esprime lo scopo della ditta, le cui attività spaziano dalla gestione di ambulatori chirurgici, allo sviluppo e al marketing di prodotti di cosmesi, fino all’esercizio di attività finanziarie e commerciali di altro genere.
Fino a dicembre, M.C. figurava come amministratore unico della SHB Clinic SA. Poi il suo nome è stato cassato dagli atti. A sostituirlo, un cittadino italiano residente nel Luganese, attivo anche presso altre aziende operanti in svariati settori.
L’incarto relativo alla clinica con sede in via Dufour 1 a Lugano resta sul tavolo delle autorità cantonali. Radczuweit ed i suoi funzionari intendono vederci chiaro e, ci è stato confermato, procederanno con ulteriori e approfondite verifiche.
Le indagini a Milano dovranno invece stabilire se per l'operazione chirurgica che è valsa all'uomo l’accusa di omicidio colposo siano state rispettate tutte le prescrizioni igienico sanitarie. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire anche come la donna era stata curata in Romania.
Nel frattempo, i siti internet riconducibili alle cliniche sono stati oscurati e il profilo Facebook del 32enne cancellato.
Ludovico Camposampiero
Chirurgo fantasma
Il Quotidiano 13.04.2018, 19:00
CSI 18.00 del 13.04.2018: il servizio di Alessandro Broggini
RSI Info 13.04.2018, 18:07
Contenuto audio