La clinica psichiatrica di Marsens nel canton Friburgo, all'epoca sovraffollata, accettò nel 1955 un'offerta di Sandoz ed effettuò dei test di farmaci sperimentali su pazienti ignari di servire da cavia. Fra questi anche un 34enne degente nella struttura dopo essere stato un bambino vittima di collocamento coatto. Lo rivela un'inchiesta della RTS, la radiotelevisione romanda.
Articoli scientifici di quel decennio provano che nel 1958 non meno di una decina di sostanze sperimentali era già stata provata su "quasi un migliaio di persone". Due avevano dovuto essere abbandonate perché dannose per la retina, finché i medici decisero di concentrarsi sulla promettente tioridazina. Questa venne poi messa in commercio con il nome di Melleril, farmaco ritirato da Novartis (succeduta a Sandoz) nel 2005 dopo essere risultato troppo rischioso per le funzioni cardiache.
Tanto la clinica quanto Novartis non hanno permesso alla RTS di consultare i loro archivi. La consigliera di Stato friburghese Anne-Claude Demierre critica i test come "inaccettabili", ma come lo storico e lo psichiatra vodese Jacques Gasser li colloca anche in un contesto in cui il consenso del paziente non era formalmente necessario come oggi.
pon/RTS
RG delle 12.30 del 28 gennaio 2017; il servizio di Camilla Mainardi
RSI Info 28.01.2017, 12:19
Contenuto audio