Il Ticino in materia di rifiuti riunisce situazioni agli antipodi. Da un lato ci sono comuni nei quali cittadini e autorità hanno adottato atteggiamenti virtuosi per ridurre al minimo la quantità di spazzatura da eliminare portandola al termovalorizzatore di Giubiasco. Dall'altro realtà in cui le possibilità di riciclaggio sono ben poco sfruttate e nei sacchi finisce di tutto. Ogni anno a radiografare lo stato delle cose vi è l'associazione OKKIO che, per incitare a una gestione ecosostenibile, allestisce una speciale classifica basata sulla quantità dei rifiuti solidi urbani pro capite. Al comune più virtuoso va il premio d'oro, a quello all'altro estremo quello nero.
I premi 2018 sono stati attribuiti venerdì a Sant'Antonino. A trionfare è stato Vernate dove è stata introdotta la tassa sul peso con una produzione media di 67 chili per abitante in un anno. Ultimo in classifica, dopo una lunga predominanza di Grancia, si è invece ritrovato Ronco sopra Ascona con, complice anche l'elevato numero di residenze secondarie, 602 chili di rifiuti da incenerire pro capite. Quasi 10 volte più della località malcantonese e oltre due volte la media cantonale di 244.
Per la terza volta OKKIO ha attribuito anche il riconoscimento verde per particolari meriti ambientali. È stato assegnato agli organizzatori di slowUp Ticino congiuntamente alle 5 associazioni e gruppi (AS Bellinzona, Velo Club Bellinzona, AS Tenero, Unione contadini ticinesi, Sciavat e Gatt/Ludoteca/Gruppo Giovani Cugnasco-Gerra) che hanno animato la manifestazione che ha visto 42'000 persone muoversi a ritmo lento sul Piano di Magadino, tra Locarno e la Turrita.
Diem/Quot