Il percorso di alcuni rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (detti anche RAEE) prodotti in dieci paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito) è stato tracciato da localizzatori gps nascosti. E gli apparecchi in seguito sono stati ritrovati... in Africa e Asia. E' quanto rilevato da uno studio di due anni compiuto dall'organizzazione ambientale Basel Action Network (BAN) con sede a Seattle.
Nello specifico è stato seguito il percorso di 314 vecchi computer, stampanti e monitor, dalle stazioni di ritiro (nella maggior parte dei casi autorizzate): 19 (6%) sono stati esportati (11 dei quali illegalmente) in paesi quali Ghana, Hong Kong, Nigeria, Pakistan, Tanzania, Tailandia e Ucraina.
Si stima quindi che 352'474 tonnellate all'anno vengano spedite dall'Europa nei paesi in via di sviluppo (una quantità corrispondente a una fila di camion lunga 401 chilometri), dove poi, per estrarne i metalli preziosi, sono spesso sottoposti a operazioni di riciclo scadenti e pericolose per i lavoratori.