Rimane alto il numero di negozi e ristoranti che commercializzano alimenti non conformi. Nel 2015 i chimici cantonali hanno avviato 892 procedute, 23 delle quali sfociate in denunce penali per aver venduto alimenti pericolosi per la salute.
Nella maggioranza dei casi, 807, le procedure riguardavano etichettature ingannevoli, infrazioni contro le norme d'igiene o violazioni dell'obbligo di annuncio. Le cifre, comunicate dalla "NZZ am Sonntag", sono state confermate dall'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).
Nel 2015 i vari chimici cantonali hanno controllato 73'000 alimenti. Problemi sono stati riscontrati in 11'000 casi, gran parte dei quali non gravi. Per la portavoce dell'USAV Nathalie Rochat queste cifre dimostrano che i controlli funzionano; la denuncia penale è solo l'ultima tappa ed è anche possibile che a una struttura sia proibita la commercializzazione di un determinato prodotto.
ATS/EnCa
RG 07.00 del 3.7.2017 Il servizio di Alessia Fontana
RSI Info 03.07.2017, 08:00
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